di Redazione
SIDERNO- “Prendiamo atto e rispondiamo poiché chiamati indirettamente in causa dalla segretaria comunale del Pd di Siderno in merito alla querelle legata alle Primarie indette dal “centrosinistra” sidernese sulla base dell’appello del Pd provinciale. All’appello già il nostro consigliere regionale reggino Giovanni Nucera aveva prontamente risposto prima di Natale a nome di SEL dimostrando disponibilità del partito, ovviamente ove presente, a concorrere, a meno che non vi fosse stata una candidatura unitaria prestabilita, a questo importante strumento di democrazia pur se non esente da criticità evidenti”.
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Inizia così una nota diffusa da Walter De Fiores, coordinatore del circolo Sel della Locride, che interviene nel dibattito che si sta accendendo a Siderno in vista delle prossime amministrative e, in particolare, sulla necessità avanzata dal Pd di indire delle primarie per la scelta del candidato sindaco. Di seguito il resto del documento.
“Il Circolo di Sinistra Ecologia e Libertà “della Locride” è notoriamente, cosa ribadita sulla stampa più volte, di natura comprensoriale e sovracomunale e ha scelto di essere presente nelle singole dinamiche comunali attraverso dei referenti comunali.
Nel caso di Siderno è noto a tutti da mesi che il nostro referente è Domenico Panetta, già candidato con la lista regionale da noi promossa insieme ad altre forze del centrosinistra calabrese, già indicato sulla stampa come naturale referente di SEL a Siderno e a questo partito regolarmente iscritto per il 2014 e che si è fatto promotore della costituzione di una sub-sezione comunale nel 2015 come già avvenuto qualche mese fa a Locri a cura di un neo costituito gruppo di iscritti.
Crediamo-continua il coordinatore di Sel- che a prescindere da note formali chieste sicuramente in buona fede, tra l’altro a soggetti terzi, pur se autorevoli, rispetto alla competenza territoriale in questione, sarebbe buona cosa affidarsi anche alla percezione dell’ambiente sociale e politico circostante perlomeno per porsi il dubbio che porta ad approfondire le questioni in vista di importanti scelte democratiche.
Per il bene dei partiti che si rappresentano, per il bene delle coalizioni che si vanno a realizzare, per evitare tutto ciò che ne consegue.
Siamo per forme costruttive di dialogo tra forze di una stessa coalizione in cui noi, ANCORA, crediamo.
E pensiamo per esempio ad “Italia Bene Comune” , di cui non siamo stati sicuramente noi gli affossatori a livello nazionale.
Questa nota senza spirito polemico- conclude De Fiores- ma per una necessaria chiarezza nei confronti della cittadinanza alla luce di evidenti supposizioni date per certezze”.