di Redazione
LOCRI – Per la serie di interviste ai candidati alla carica di consigliere comunale per le prossime amministrative del 14 e 15 maggio, incontriamo Emanuele Capogreco, componente della lista “Storia e Progresso per Locri”, a supporto del candidato sindaco, Ugo Passafaro.
Capogreco, come si ricorderà, attualmente fa parte del gruppo di minoranza consiliare uscente, subentrato attraverso la procedura di surroga, dopo le dimissioni del gruppo “Scelgo Locri”.
Qual è stato il leit-motiv dal quale è scaturita la scelta della sua candidatura?
Sogno una Locri in cui tutte e tutti, si possano esprimere al meglio delle rispettive potenzialità, senza gabbie mentali, sociali o fisiche; per questo motivo, ritengo che il percorso migliore per raggiungere questo fine è l’impegno in politica, che qualcuno prova a sporcare, ma che resta una pratica bellissima ed un’arte altissima.
La lista della quale fa parte è “Storia e Progresso per Locri”. La vostra, vuole essere una proposta politica di “discontinuità”, rispetto a quanto attuato negli ultimi dieci anni di amministrazione della cosa pubblica a Locri. In tal senso, come intende garantire il suo impegno verso e per i cittadini?
I cittadini devono sentirsi accolti ed ascoltati dalle istituzioni quando pongono delle legittime domande, il compito di un amministratore è proprio questo, essere un punto di riferimento. Nessuna di queste richieste dovrà essere inevasa nel pieno rispetto di regolamenti e leggi, mettendo come faro dell’azione amministrativa sempre la Costituzione.
Qual è la sua idea di amministrazione pubblica?
I beni pubblici dovrebbero essere gestiti da un soggetto pubblico, per avere una maggiore efficacia ed essere quindi nella piena disponibilità di tutti, ma senza trascurare che lo stesso servizio gestito dal pubblico può essere anche più efficiente, dal momento che il suo costo per la collettività si può ridurre di almeno il 20%, grossomodo la percentuale di utile, il soggetto privato si prefigge per intraprendere il servizio.
Tra i punti programmatici evidenziati dal progetto politico di appartenenza, quali sono gli ambiti di attività dei quali le piacerebbe occuparsi in vista dei prossimi 5 anni?
Per la mia formazione ed indole e per la funzione centrale che ricopre, mi piacerebbe occuparmi del bilancio. Nella mia vita sociale però, sono sempre stato attivo nell’ambito culturale e delle battaglie legate alla sanità pubblica, in particolare per quanto riguarda i consultori.
Un appello ai suoi potenziali elettori. Perché dovrebbero esprimere il proprio placet alla sua persona?
Il mio orientamento politico è sicuramente noto e saldamente a sinistra, ma vorrei che la scelta di votare per me fosse dovuta alle mie peculiarità umane e professionali, doti che porterei come amministratore dentro il municipio.