di Adelina B. Scorda
CASIGNANA – L’approvazione all’unanimità da parte del consiglio regionale della mozione presentata dal gruppo del Pd, sul blocco dei lavori d’ampliamento della discarica di località Petrosi, e soprattutto i contenuti della stessa, sembrerebbero stridere con le dichiarazioni rilasciate non più tardi di due settimane fa a riguardo dall’assessore Pugliano.
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In merito l’assessore affermava ‹‹Se l’ampliamento della discarica ci sarò oppure no, solo un team di tecnici potrà stabilirlo››. E poi ‹‹Nessuna istituzione ad oggi, visto e considerato l’attuale situazione del sito, la consegna dei lavori datata 2011 e le vicende giudiziarie che vi ruotano attorno, -proseguì Pugliano – ha facoltà decisionale in merito››. ‹‹Solo dei tecnici››. Della cui nomina e richiesta si fa menzione nell’ordinanza regionale del 20 dicembre nella quale si legge: “il dipartimento aveva promosso, sin dal mese di marzo 2013, con avviso pubblico manifestazione d’interesse rivolta a tutti i dipendenti regionali che però è rimasta priva di riscontro, occorre pertanto procedere con d’indizione di una gara a procedura aperta per l’individuazione di un professionista esterno a cui assegnare il servizio di direzione dei lavori, assistenza al collaudo, liquidazione, tenuta dei registri contabili e coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione dei lavori di ampliamento della discarica di Casignana” ‹‹potrebbero, eventualmente, richiedere le rispondenze dei canoni progettuali attraverso le quale verificare se esistono le condizioni per procedere all’ampliamente del sito››. Pugliano avrebbe chiarito, durante l’audizione del sindaco di Bianco dalla IV commissione della Regione che“da un punto di vista politico-amministrativo – disse nell’occasione – le procedure attivate non possono essere sospese o annullate senza fatti nuovi significativi o impedimenti di natura tecnica”.
Su quest’ultimo aspetto si sarebbe soffermato il dirigente regionale del settore Bruno Gualtieri, chiarendo le dinamiche tecniche che vertono sulla discarica. Sarebbe stato annullato, infatti, il vecchio progetto che prevedeva la realizzazione di una terra armata altra trenta metri e di un invaso per la capienza di 500 mila metri cubi di rifiuti. “Il nuovo progettista – spiegò Gualtieri – sulla scorta delle varie indagini di natura morfologica e idrogeologica, ha il compito di verificare la realizzabilità tecnica di un ampliamento di dimensioni più ridotte, per una discarica di servizio”.
D’altro canto l’approvazione della mozione in consiglio regionale impegnerebbe la giunta a non eseguire i lavori di ampliamento della discarica di Casignana e a provvedere alla bonifica del sito.
Ora, sarà solo un parere tecnico a bloccare l’ampliamento della discarica di Casignana decretandone la bonifica e la messa in sicurezza o la decisone prese in seno al consiglio regionale basterà a mettere la parola fine ad una controversa vicenda che da un anno agita e preoccupa sindaci e cittadini del comprensorio?
Nulla di certo. Intanto alcuni sindaci dei comuni ricadenti nel comprensorio della discarica di Casignana lamentano il fatto che l’iniziativa consiliare di De Gaetano sarebbe improduttiva di effetti concreti, nonostante quanto dichiarato dallo stesso consigliere regionale dei democrat, quando a mezzo di un comunicato stampa ha espresso soddisfazione per l’approvazione della mozione proposta contro l’ampliamento della discarica.