R. & P.
Vivere “fuori” fa bene allo spirito e al corpo e se quel fuori rappresenta il liberarsi dagli schemi e dai vincoli della quotidianità, anche quella vacanziera, fa ancor meglio: ci aiuta a ritrovare una centratura, un relativo equilibrio per prepararci alla stagione che segue, carica di impegni, di incognite e di timori. Trascorrere qualche ora tra gli alberi, le erbe, gli umori, i profumi e i suoni delle piante, dell’acqua o della piccola fauna di un parco può essere, oltre che piacevole, veramente rigenerante. La Casa delle Erbe della Locride promuove questa filosofia “naturale” e lo fa attivando un progetto che, da tempo, nella assoluta semplicità della proposta esprime il suo senso più profondo. Marò D’Agostino cura dei percorsi sensoriali e sonori che coinvolgono chi vuole connettersi con la Natura in una dimensione che accorda lo spirito ed il corpo. Il ciclo d’incontri Live in out (live outdoor) si sviluppa dentro l’area estesa della Casa delle Erbe. I medium utilizzati per la connessione sono quelli della creatività, l’arte stessa.
Sabato prossimo, 5 settembre, dalle ore 18.00, a tessere i fili di questa magia sarà il linguaggio oltre i confini dei BoToTo, ovvero Boto Cissokho e Antonio (Totò) Petitto. Il duo costruirà dentro il Piccolo Parco della Gioia la sua performance K&C, adattando e modulando la sonorità al luogo, alla sua dimensione spaziale, alla sommatoria degli stimoli naturali, all’empatia che si determinerà tra il luogo e i suoi abitanti, seppure provvisori.
Boto Cissokho è un suonatore di kora, la tradizionale arpa africana di cui è anche costruttore; discende da una antichissima dinastia di griot, figure emblematiche nella cultura del Senegal, musicisti/cantastorie, depositari delle tradizioni e dei miti della comunità a cui appartengono. Dopo un’intensa attività musicale svolta tra Dakar e M’Bour, Boto fonda assieme al percussionista Ousmane Seydi e con la collaborazione di vari musicisti italiani i Cafè Touba, che svolgono numerose tournée in tutta Europa. In Calabria, dove ora risiede, alterna l’attività didattica a un’intensa attività concertistica da solista e in diverse formazioni, collaborando con affermati musicisti della scena musicale calabrese. Il suo repertorio conta brani tradizionali del West Africa e composizioni originali influenzate da linguaggi occidentali. Antonio Petitto è un musicista dallo spirito curioso e insaziabile; ha esplorato l’universo musicale in tutte le sue forme: dalle marce sinfoniche con le bande da giro ai festival di arti performative, dalle jam session alle tarantelle nelle sonate a ballu tradizionali, dai teatri d’opera al busking per le strade d’Europa. Il polistrumentismo gli consente di mettere in atto le sue scorribande musicali. Dopo avere esplorato diversi strumenti, ognuno dei quali gli ha permesso di ampliare la consapevolezza musicale, si è soffermato sull’approfondimento del contrabbasso e dei tamburi a cornice: la profondità ed il lirismo da una parte, la leggerezza e la spontaneità dall’altra.
I BoToTo originano un sound inteso che, partendo dalle sonorità dell’Africa dell’ovest e dell’afro beat, si arricchisce di elementi reggae, rock, funk. Il carisma di Boto e la ritmica di Antonio danno vita a uno spettacolo che travalica gli stili e trae della mescolanza la propria linfa vitale, che scorre fino al pubblico instaurando un’alchimia energetica senza confini.
Per partecipare è necessario prenotarsi e adottare le misure di prevenzione anti Covid 19 (339/4018497).