(foto di Manuela Futia)
di Redazione
L’escursione al sentiero “Cacciagrande” appartenente al territorio comunale di Antonimina e ricadente nel Parco Nazionale d’Aspromonte, paesaggio suggestivo sia dal punto di vista naturalistico che storico, è stata la seconda tappa scelta per l’attività “Appunti di viaggio” promossa dal progetto “Volare Calabria” finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
I partecipanti (tra i quali anche il sindaco di Antonimina, Giuseppe Murdaca e il consigliere Pietro Monteleone) hanno ripercorso con l’esperto Domenico Pelle dell’Associazione Boschetto Fiorito, la zona rimasta inalterata nel tempo, dopo l’alluvione del 1951, delimitata da ruderi che hanno fatto ben percepire, le condizioni di vita agricola-pastorale dei primi decenni del secolo scorso.
Un territorio ideale agli allevamenti di ovini e caprini, ancora, seppure in maniera ridotta, presenti.
Da qui, si è poi giunti alla casa di Rosella Staltari “Serva di Dio” (a Cacciagrande nacque e visse per un breve periodo), religiosa professa delle Suore Figlie di Maria SS. Corredentrice di Reggio Calabria, per il quale è in corso il processo di beatificazione.
E’ stata suor Francesca Polimeni, della stessa Congregazione, a raccontare la Venerabile “Serva di Dio”, dotata di una «spiccata capacità di intuire le esigenze e i bisogni degli altri e di soddisfarli con gesti semplici ma carichi di attenzione. Nonostante le sofferenze che caratterizzarono la sua infanzia, la speranza eroica la rese capace di rifuggire da atteggiamenti pessimistici e di mantenersi attiva, intraprendente e serena. Aveva una spiccata capacità di intuire le esigenze e i bisogni degli altri e di soddisfarli con gesti semplici ma carichi di attenzione. Era molto generosa e disponibile, si caricava dei servizi più umili, anche al posto delle altre consorelle».
All’intercessione della Venerabile Rosella Staltari, scomparsa prematuramente all’età di 22 anni, è attribuito un presunto miracolo avvenuto a Reggio Calabria, la cui indagine si è chiusa il 15 settembre scorso.
Anche ieri, giovani e anziani, durante tutto il percorso lungo il sentiero “Cacciagrande”, hanno evidenziato sui rispettivi taccuini, sensazioni ed emozioni, di un luogo tanto suggestivo quanto mistico.
Come ricordato da Domenica Bumbaca, Generatore di Comunità (Ge.Co) per la Calabria, tutto ciò che sarà annotato, grazie anche al prezioso lavoro del videomaker Bernardo Migliaccio Spina e della fotografa Manuela Futia, sarà trasmesso agli anziani della Clinica Villa Vittoria di Antonimina (protagonisti anche dell’attività “Palestra di Vita” con Cristian e Miriam Pelle), i quali potranno attraverso questa nuova fase di raccolta dati, conoscere ed ammirare i luoghi visitati tramite il racconto.
Anche gli scatti fotografici, saranno materiale per l’attività Arte Terapia “La mia vita è un’opera d’arte”, diretta dall’artista Maria Adele Longo, che partirà il 7 novembre prossimo.
Gli anziani della Clinica Villa Vittoria potranno così dipingere il soggetto che più ha destato la loro curiosità.
Le loro tele poi, saranno esposte e viaggeranno per le Regioni d’Italia.
Le tre escursioni dell’attività “Appunti di viaggio”, saranno inoltre, oggetto di uno spot promozionale che intende cogliere dopo l’emergenza sanitaria da Covid-19, una vera e propria ripartenza non solo in termini di condivisione di momenti e di spazi, piuttosto una ripartenza che concepisce l’invecchiamento attivo, cercando di superare l’apatia.
Prossima e ultima tappa dell’attività “Appunti di Viaggio”, alla scoperta di nuovi sentieri nei dintorni di Antonimina.