R. & P.
Durante l’ultimo Consiglio comunale, la maggioranza ha approvato il bilancio e il relativo programma triennale delle opere pubbliche 2021/2023.
Volendo svolgere un’attenta seppur pacata opposizione, in merito alla “maestosa” realizzazione di opere pubbliche annunciata dall’Amministrazione comunale ed elencate dal sindaco in Consiglio, è doveroso per noi informare i cittadini che le stesse verranno realizzate attraverso l’assunzione di mutui, A CARICO DEI CITTADINI, quantificabili in circa 1,6 milioni di euro.
Ciò comporterà delle conseguenze di non poco conto per tutti noi poiché tali somme dovranno essere annualmente restituite sotto forma di pagamento di tasse e tributi locali.
Partiamo da un presupposto.
Ciò che dà più soddisfazione a chi amministra un territorio, è poter fare interventi di riqualificazione che non passino inosservati, marciapiedi, piazze, rifacimento degli arredi urbani, campi sportivi e quant’altro salti all’occhio della cittadinanza, al principale fine di un ritorno elettorale.
La vera scommessa è riuscire a fare tutto ciò ottenendo finanziamenti da enti sovra comunali (Regione, Stato e Comunità Europea) che non gravino sulle tasche dei cittadini, a meno che, fra questi 7 milioni di euro, non sia sfuggito a noi qualche ingente finanziamento a fondo perduto ottenuto attraverso la partecipazione a bandi di gara.
Detto questo, per onestà intellettuale, non possiamo non ammettere che, spesso e volentieri, per poter realizzare delle opere importanti bisogna ricorrere ai mutui, ovviamente qualora la capacità di indebitamento dell’ente lo consenta.
Questo, però, ha senso farlo in quei particolari casi in cui l’investimento determini il miglioramento di un servizio o consenta una riduzione di costi per i cittadini, quindi si va ad effettuare il c.d. “debito buono”.
A tal fine, meno di un anno fa fummo proprio noi a presentare una mozione in cui chiedevamo all’Amministrazione di trovare soluzioni concrete atte ad efficientare la rete idrica urbana, al fine di superare l’annosa problematica della carenza di acqua (soprattutto in alcune zone del paese) e lo scandaloso spreco di questo prezioso bene primario dovuto alle pessime condizioni delle condutture.
Queste problematiche vanno a determinare un ulteriore pagamento a vuoto da parte del Comune di circa 700.000 metri cubi di acqua all’anno che, ovviamente, gravano sulle tasche dei contribuenti.
Vista la gravità della situazione, soprattutto in alcune zone dove sono più frequenti guasti e carenza di acqua, la nostra proposta fu proprio quella di ricorrere all’assunzione di un mutuo, sfruttando la capacità di indebitamento dell’ente in quel momento.
Ciò avrebbe consentito di fare una serie di interventi strutturali importanti e, soprattutto, in tempi ristretti.
Giusto per la cronaca, in quell’occasione ci fu detto in Consiglio comunale che non era opportuno per il Comune l’assunzione di un mutuo mentre, a distanza di meno di un anno, nello stesso consesso ci troviamo a discutere di scelte politiche importanti che verranno realizzate attraverso la richiesta di mutui altrettanto importanti (circa 1,6 milioni di euro) e alla rete idrica verranno destinati 150 mila euro, praticamente briciole!
Quello che ci rammarica di più è che il nostro auspicio, che dovrebbe essere poi quello di tutti gli amministratori, era quello di poter ottenere una cospicua riduzione di tasse e tributi comunali vista la crisi economica che attanaglia molte famiglie del nostro territorio, soprattutto alla luce del momento storico che stiamo vivendo.
Ma dubitiamo fortemente che ciò si possa realizzare!
Il restyling del paese è importante e fa sempre piacere a tutti, ma ci sono delle priorità che, secondo noi, non vanno trascurate nell’interesse primario dei cittadini e chi amministra dev’essere pronto a fare scelte oculate, responsabili, magari impopolari ma libere dal condizionamento del consenso elettorale.
Giovanni Teotino
Rosita Muscatello
Lillo Panuzzo
Peppe Spanò