R & P
ARDORE – Il Sindaco di Ardore in preda ad una crisi di irrefrenabile livore, per alcune contestazioni amministrative che abbiamo recentemente mosso al suo dilettantesco, inconcludente e penalizzante, modo di amministrare il comune, ha riposto nel cassetto la maschera angelica che ama indossare, per inveire in termini spropositati, rozzi ed offensivi nei confronti della minoranza, rea solamente di voler “aprire gli occhi” alla gente, che continua ad essere disinformata, raggirata e convinta illusoriamente di essere ben amministrata. Lo ha fatto con una lettera/sproloquio, richiestagli a suo dire, con furore dai suoi accoliti, che, sempre dal suo racconto, intasavano di telefonate il centralino del comune.
Riguardo pertanto ai rilievi che avevamo mosso noi per gli allagamenti del corso e delle attigue abitazioni di Ardore Marina, che si ripetono come le periodiche inondazioni delle golene del Po e per la mancata pulizia degli alvei dei torrenti, piuttosto che dei pozzetti di scarico delle acque piovane o della questione delle somme sperperate per una presunta pulizia evidentemente non avvenuta o non sufficiente, nelle zone di criticità dell’anno scorso o, altresì, delle frane e dei detriti che ancora non stati rimossi dopo le ultime forti piogge e di tanti altri argomenti, volevamo parlarne in un Consiglio Comunale aperto al contributo e al giudizio dei cittadini di Ardore, da noi richiesto da tempo e ancora non convocato.
A tal riguardo, auspichiamo, pertanto, che la “prossima pubblica riunione” di cui parla il suddetto nella lettera/sproloquio, voluta in realtà dai soli suoi sodali, non voglia essere sostitutiva del consiglio comunale aperto richiesto. In quella sede, difatti, potremmo dimostrare quanto mendaci e fantasiose sono le asserzioni del Sindaco, che cosciente di ciò gradirebbe invece un incontro addomesticato, in presenza di pochi figuranti e senza contraddittorio, per come è stato sempre abituato.
Noi siamo pronti invece a confrontarci di fronte ai cittadini comuni, preventivamente invitati da pubblici manifesti murali, che potranno rendersi conto direttamente della realtà delle circostanze che abbiamo denunciato.
Questo sindaco a responsabilità limitata, stretto nella morsa di ex amministratori che detengono la reale potestà sulla dirigenza dei servizi comunali e di qualche assessore che sgomita per crearsi sempre maggiori spazi, non si preoccupi se la minoranza è “azzoppata” per la scelta di un consigliere di rendersi autonomo dal gruppo, perché ne rimangono altri tre in grado di sostenere sempre ed in qualunque sede il dibattito politico – amministrativo, guardi meglio alla grave “claudicatio ” di gran parte del suo gruppo consiliare di maggioranza, perché di varie unità non ci è stato ancora concesso in Consiglio di ascoltarne la voce.E se noi siamo s tati ,come egli dice sonoramente bocciati in competizioni elettorali, aggiungiamo noi, da un voto clientelare ,il signor Sindaco, quando era Presidente del Consiglio venne bocciato dal Ministro dell’Interno, che sciolse per infiltrazioni mafiose l’amministrazione di cui era un pilastro insostituibile.
Infine se noi siamo “politicamente in agonia”, lui è già un “de cuius” della politica, come del resto lo stesso ha inopinatamente ammesso. Pur avendo a suo favore, infatti, un’amministrazione regionale omologa alla sua etichetta politica, per sua stessa ammissione, non è riuscito a portare “il becco di un quattrino” ad Ardore.
E infine se “stare tra la gente” significa fare “la passerella ” in mezzo al disagio della persone con le abitazioni invase dal fango, per dispensare qualche sorriso di circostanza, dopo che l’amministrazione non ha effettuato alcuna prevenzione per limitare l’entità di quei disagi, lasciamo volentieri questa incombenza unicamente a voi e alla vostra faccia “bronzea”.
Noi forse potremmo averla fatta ridere, ma lei sicuramente fa piangere!
I consiglieri
Francesco Romeo -Capogruppo
Giuseppe Panuzzo
Giuseppe Spanó
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