R. & P.
Ci risiamo! Anche quest’anno il lembo di “mare nostrum”, adiacente ai “lidi” storici della millenaria cultura ionico-locridea, continua ad essere deturpato da liquami organici che i comuni non riescono a depurare correttamente.Stamani chi,favorito dalla bellissima giornata,si è recato sul lungomare di Ardore o,meglio ancora, chi si è spinto sull’arenile, ha dovuto assistere ancora una volta allo spettacolo indecoroso di enormi chiazze brunastre che continuano a deturpare la bellezza e la salubrità del nostro azzurro e spumeggiante mare.Più volte,come consiglieri di minoranza, l’abbiamo detto: non basta risolvere,semmai ciò fosse anche parzialmente avvenuto,il “vulnus” del depuratore consortile di Bovalino, su cui si è riversato l’ennesimo intervento finanziato da danari pubblici, ma bisogna mettere mano contestualmente alle tante “piccole emorragie” causate da guasti,insufficienze o cattiva manutenzione dei sistemi fognari e di depurazione,per eliminare questo scempio che si protrae da molti anni nell’inerzia o nell’incapacità degli organi preposti ad evitarlo,primi fra tutti,purtroppo, i comuni.
Ieri per il mancato completamento del macrolotto 1 della nuova SS 106,che da Gioiosa doveva raggiungere Ardore,ma che si è concluso a Locri,i sindaci hanno manifestato “democraticamente”, in ritardo però ad onor del vero di alcuni anni, perché quel cantiere si è chiuso e la ditta appaltatrice Astaldi è andata via, ormai da qualche anno. È auspicabile che i primi cittadini si impegnino,pure, da subito, non con inutili conferenze o sit-in vari,ma con lavoro attento e certosino, ognuno nel loro territorio di competenza, per eliminare le piccole o grandi perdite di liquame negli impianti di loro pertinenza,controllando altresì e reprimendo eventuali inquinamenti provocati dai privati, prima che anche il turismo balneare, la pesca e la bellezza del nostro mare, chiudano definitivamente i loro “cantieri” della Locride.
Franco Romeo,
Capogruppo consiliare di minoranza FI di Ardore