di Adelina B. Scorda
ARDORE – Ha destato scalpore la singolare risposta fornita dai commissari del comune di Ardore alla comunicazione della Pro-loco per l’utilizzo della Biblioteca comunale ( sede sociale dell’associazione) in vista dell’assemblea straordinaria dei soci.
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Si legge ‹‹In riferimento alla vostra richiesta, si comunica che per l’utilizzo della sala Biblioteca[…] si dovrà effettuare un versamento di euro 50 […] come stabilito dalla deliberazione n 2. di C.C. del 9.10.2013 e deliberazione n. 53 di G.M. del 4.12.2013››. Una risposta che ha generato dissenso non solo fra i soci della Pro-loco ma anche fra i cittadini di Ardore.
Impazzano i commenti sul web affollando la pagina dell’associazione. “Questa è l’ultima trovata in termini di tempo – fanno sapere dalla Pro-Loco – lo stesso trattamento è stato riservato all’Associazione Misericordia di Ardore a seguito di una richiesta degli stessi locali per un’incontro spirituale (calendarizzato ogni ultimo venerdì del mese) con il Correttore Spirituale dell’associazione”.
Secondo il presidente dell’Unpli Calabria: “Sarebbe il caso di sottoporre all’attenzione dei Commissari straordinari del vostro Comune il protocollo d’intesa siglato da Unpli Nazionale e Anci Nazionale. Anche se nel merito non viene contemplata questa specifica è chiaro lo spirito di collaborazione che deve contraddistinguere l’attività della Pro Loco con il Comune. Nella stesura del protocollo d’intesa che sottoporremo all’attenzione dell’Anci Calabria raccomanderemo l’attenzione a queste incongruenze”.
La Pro loco è, infatti, un’associazione territoriale di volontariato di interesse pubblico, democratica e apartitica,che non ha scopo di lucro e tra le sue finalità vi è la collaborazione con l’Ente di appartenenza al fine di tutelare e promuovere il territorio stesso. Tuttavia, il pagamento stabilito dalla commissione straordinaria, attraverso un atto ufficiale quale la Deliberazione di consiglio e di giunta, con il parere favorevole del responsabile dell’area urbanistica-Ambiente, Domenico Marvelli, se da un lato vincola al versamento del tributo, dall’altro, se si considera il tacito accordo di collaborazione fra associazioni territoriali come appunto la Pro-loco e Ente, potrebbe orientare verso una valutazione del caso specifico secondo criteri ben diversi, distinguendo appunto fra pubblico e privato.