di Gianluca Albanese – Video di Enzo Lacopo © 2021
SIDERNO – Sarà, a nostro modesto avviso, una delle priorità di chi sarà chiamato ad amministrare Siderno nei prossimi cinque anni.
Ci riferiamo alla lotta all’abbandono indiscriminato dei rifiuti (anche ingombranti) sul letto dei nostri torrenti. Un crimine, più che un malcostume, che da mesi si perpetra senza che nessuno riesca a prevenire il suo verificarsi, nemmeno le operazioni compiute dalla Guardia Costiera lo scorso mese di aprile, che mise sotto sequestro un’area nella parte alta del Torrente Novito che divide i comuni di Siderno e Locri.
E così, dopo la bonifica straordinaria compiuta sotto il ponte ferroviario che sovrasta il torrente Lordo in contrada Pantanizzi, compiuta qualche mese fa, i criminali ambientali hanno, evidentemente, cambiato obiettivo, iniziando a scaricare di tutto sotto il ponte che divide Siderno e Locri nel netto del Novito.
C’è di tutto: lastre di Eternit, mobili, cassette in legno, scarpe e così via,
Uno scempio che da almeno due anni fa il paio con l’abbandono indiscriminato di rifiuti solidi urbani sulla prima piazzola di sosta della Statale 106, una volta superato il ponte.
Segno che a qualche delinquente risulta comodo superare il ponte e lasciare i propri rifiuti in territorio pubblico, costringendo gli addetti a faticose (e costose) bonifiche periodiche dell’area.
Dunque, nello spazio di pochi metri quadri, c’è una discarica abusiva sulla strada e una sul letto del Novito, a poche decine di metri dal mare e da hotel e stabilimenti balneari nella stagione estiva.
I rischi sono evidenti, dalla formazione di percolato con le piogge che stanno cadendo in questi giorni, al trascinamento in mare dei rifiuti che poi vengono restituiti sulla spiaggia alla prima mareggiata.
Sui cittadini che guardano incombe l’obbligo di non girare la testa dall’alta parte e denunciare tutto alle Forze dell’Ordine.
Agli amministratori comunali il dovere di adottare efficaci misure di contrasto a questo fenomeno criminale, come precondizione essenziale per la tutela dell’ambiente e della salute pubblica.