DAL CIRCOLO SEL LOCRIDE RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Le recenti riflessioni sull’area metropolitana dello Stretto da parte dei due candidati calabresi della lista “L’Altra Europa con Tsipras”, apparse su un quotidiano nazionale qualche giorno addietro, rilanciano indirettamente la necessità che anche nella Locride si apra un serio dibattito sul destino della più periferica, rispetto all’area in questione, delle sue componenti territoriali.
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Tonino Perna, economista, sociologo ed ex presidente del Parco dell’Aspromonte, nell’analizzare con affascinante puntualità e chiarezza la storia sociale, economica e politica dell’area ne intravede il riscatto e la positiva esplosione di vecchie e nuove potenzialità inespresse nell’auspicata nascita amministrativa dell’Area Metropolitana dello Stretto che coinvolga i due capoluoghi e le due province tanto vicine culturalmente (“Reggio la città meno calabrese della Calabria e Messina la meno siciliana della Sicilia”) e territorialmente (solo tre chilometri) quanto lontane per via della storica separazione politico-amministrativa appartenendo a due diverse regioni e divise dal mare.
Domenico Gattuso, docente di Trasporti e logistica presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria, pone l’accento sul superamento tecnico di questa divisione attraverso un migliore utilizzo delle risorse e il potenziamento del sistema dei trasporti dell’area dello Stretto che attualmente, per come è concepito e strutturato penalizza fortemente lo sviluppo delle due province confinanti.
Semplici e subito disponibili le possibili soluzioni e le modalità di intervento che avrebbero ostacoli di sola natura burocratica, ad esempio la non esistenza di un accordo o di un ente sovraregionale di gestione o almeno di coordinamento, del sistema di TPL nell’area.
Le proposte: integrazione oraria e tariffaria, la previsione di un servizio navetta “autobus del mare” lungo tutte le ventiquattrore, attrezzare meglio gli approdi portuali ed integrare maggiormente e meglio i trasporti terrestri e quelli marittimi.
Tra le righe una sottile critica viene mossa all’eccessivo costo per l’attraversamento posto ai residenti dell’area che pagano, nonostante qualche piccola agevolazione, più o meno quanto tutti gli altri viaggiatori occasionali che transitano tra Calabria e Sicilia.
In questo scenario, più ricco di opportunità che di rischi, che sembra per fortuna inevitabile, con la sola variabile temporale ancora incerta, la Locride rischia di essere l’unica area a rischio di penalizzazione e di declino, già solo con la realizzazione della Città Metropolitana di Reggio Calabria che assumerà le funzioni di ente sovracomunale prendendo il posto dell’ente Provincia.
Il rischio è forte perchè, territorialmente e culturalmente, la Locride non ha mai avuto come vero baricentro la città di Reggio Calabria a differenza, più o meno marcata, di altre zone.
Di colpo si ritroverebbe, pur non avendone indole e infrastrutture, ad un ruolo di maggiore subalternità anche per servizi essenziali. Ancora più grave sarebbe il tracollo del peso politico-amministrativo negli equilibri provinciali in quanto a capo del nuovo esecutivo provinciale vi sarà di diritto il Sindaco della città capoluogo e in rappresentanza del territorio solo alcuni sindaci o delegati e i presidenti delle Unioni dei Comuni, ancora in via di istituzione e solo laddove la lungimiranza degli amministratori locali ne ha fatto avvertire per tempo l’inevitabile esigenza.
Allarme giustificato se già oggi, ad esempio, pur in presenza di consiglieri provinciali di maggioranza e di diretta espressione del territorio intere comunità vedono ignorate, forse per demerito dei suddetti consiglieri, dalla Provincia le proprie emergenze come nel caso della strada provinciale semi-interrotta da mesi nel tratto tra Bovalino e Bovalino Superiore o come per via dell’interruzione stradale tra Stilo e Bivongi. Non può poi passare inosservata la poco velata intenzione di lasciare la provincia di Reggio Calabria da parte di alcuni comuni confinanti con Catanzaro ed esternata nuovamente pochi giorni fa sulla stampa.
La possibile elezione di Perna e Gattuso al Parlamento Europeo è, per il Circolo SEL della Locride, un’imperdibile occasione per questa zona di vedere supervisionato e indirizzato con lucidità, competenza e lungimiranza, il governo di questo epocale e delicato processo di integrazione.