SIDERNO – Si è conclusa da alcune ore la cerimonia di premiazione della IX edizione del Premio Letterario Città di Siderno “Armando La Torre”.Ad aggiudicarselo la giornalista Marina Valensise con il libro “Il sole sorge a Sud” edizioni Marsilio, che ha ottenuto il voto unanime della giuria presieduta da Walter Pedullà. La consegna del riconoscimento è stata fatta da Aldo De Leo, ideatore e Presidente del Premio letterario. La serata, condotta dai giornalisti Filippo Todaro e Ivana Criniti, allietata dalle melodie napoletane di Nando e Gigi, ha visto una nutrita presenza degli studenti delle classi quarte della scuola elementare Giovanni Pascoli, accompagnati dalle docenti Marvi Viglarolo, Enza Mittica, Antonietta Ursino e Maria Lombardo, che sono stati premiati con una targa ricordo per il libro “Navigando con la fantasia”, una raccolta di oltre cinquanta racconti realizzata a termine di un laborioso progetto scolastico. Dopo la consegna del “Premio selezione saggistica” a Enzo Cataldo di Gerace per il volume “Contratti e rapporti di produzione nella Calabria del XVIII secolo” e del “Premio selezione narrativa” a Caterina Sorbara di Gioia Tauro per il libro “Dall’inferno per amore ti scrivo”, la serata è entrata nel vivo con la premiazione dei tre finalisti che sono stati selezionati dalla giuria tra oltre centro trenta concorrenti. Prima a ricevere il riconoscimento la terza classificata Anna Nocera di Lecce con il libro “Il Sognatore” edizioni Albatros. Un romanzo che racconta di un percorso interiore per ritrovare sè stessi, che ha insegnato alla scrittrice, che ora vorrebbe trasmetterlo agli altri, che “solo nella riscoperta della nostra identità c’è la felicità”. Grande assente (ha comunque mandato una lettera di ringraziamento) il secondo classificato, il noto scrittore di origini napoletane Maurizio De Giovanni, con l’opera “Per mano mia” edizioni Einaudi. Un avvincente giallo che ha suscitato l’ interesse dell’attore Riccardo Scamarcio tanto che che ne ha acquistato i diritti per farne una fiction. A salire per ultima sul placo, come era ovvio che fosse essendo l’indiscussa regina della serata, il personaggio più atteso, la vincitrice, Marina Valensise. La scrittrice, che vanta origini calabresi, è una nota giornalista, editorialista e saggista, nonché Direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura a Parigi. Ha scritto per Panorama, Il Giornale, Io Donna, Vanity Fair e il Foglio. Dopo aver pazientemente ascoltato gli interventi dei suoi interlocutori ( la professoressa Anna Caccamo e il presidente di giuria Walter Pedullà, che in realtà avrebbero dovuto solo introdurla ma che poi, letteralmente rapiti suo libro, non si sono potuti esimere dal farne un’approfondita analisi), la Valensise ha spiegato il suo libro, una sorta di romanzo-inchiesta, un viaggio contromano da sud verso nord che racconta in modo diretto, a tratti anche duro, e senza cercare di compiacere il lettore, i mali del meridione, e della Calabria in particolare.“Non il solito sud abusato dai giornalisti-ha spiegato Anna Caccamo- raccontato senza offendere, né indignare, perché la scrittrice ama la terra da cui proviene e crede in una sua rinascita”. Un libro che inietta fiducia nel futuro, che lascia ben sperare, non per niente il titolo recita “il sole sorge da sud”. Questa rinascita, per la Valesise, è innanzitutto la riscoperta dell’autostima dei meridionali, la consapevolezza del proprio valore indispensabile per iniziare con fiducia un percorso di risalita. “Gli antimeridionalisti per eccellenza sono a volte proprio i meridionali- ha detto la vincitrice. Bisogna cambiare rotta, puntare sulle risorse che ogni individuo possiede, essere consapevoli del proprio valore”. Un libro che, come ha aggiunto Walter Pedullà, vale la pena leggere perché fa crescere il lettore che inizia a sfogliarlo con certe convinzioni e si ritrova alla fine con altre diametralmente opposte.
ANTONELLA SCABELLONE