(Fotogallery e Video di Enzo Lacopo)
di Francesca Cusumano
LOCRI- Stanotte personale del Gruppo Carabinieri di Locri, su disposizione dell’A.G., ha tratto in arresto il mandante e l’esecutore materiale del ferimento, di Stefano Nicita, 44enne di Sant’Agata del Bianco, gambizzato con due colpi di arma da fuoco, il 29 febbraio scorso, da due persone in pieno giorno, a bordo di un’autovettura nella centralissima piazza del paese.
Ulteriori particolari sono stati illustrati durante la conferenza stampa indetta questa mattina, presso la sala conferenze del Gruppo Carabinieri di Locri.
Il tenente colonnello del Gruppo di Locri, Pasqualino Toscani, fin dalle prime battute, ha inteso fornire il risultato delle attività investigative poste in essere.
Presente alla conferenza, anche il Procuratore della Repubblica di Locri, Luigi D’Alessio<<Sono qui-ha esordito- per attestare l’impegno delle Forze dell’Ordine di questi episodi che, determinano sempre un certo allarme sociale. Le gambizzazioni, gli incendi, la diffusione di atti intimidatori-ha precisato D’Alessio- non sono segnali di un’assenza delle Forze dell’Ordine o di una pervasività investigativa sul territorio. Si tratta di sintomi di un certo “nervosimo”, non tutto riconducibile al crimine organizzato. Dare risposta in termini di individuazione dei responsabili di questi atti, è importante, proprio per dar conto alla cittadinanza che le Forze dell’Ordine ci sono e che presidiano il territorio costantemente. Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia sono impegnati quotidianamente>>.
E intanto anche oggi, come anticipato dal Procuratore, si è verificato un altro attentato, una nuova gambizzazione nella zona di Platì. Da qui, sono intervenute tempestivamente le Forze dell’Ordine, dando seguito alle attività d’indagine <<Bisogna quotidianamente lottare e far fronte a tali episodi, le attività investigative producono risultati, basti pensare all’operazione scattata ieri, per opera della Direzione Distrettuale Antimafia. E’ importante dar conto dei risultati che si ottengono con gli sforzi, soprattutto di chi è sul territorio e di noi che provvediamo a coordinare>>.
La parola poi al al comandante della Compagnia Carabinieri di Bianco, Ermanno Soriano che, con il Gruppo di Locri, hanno seguito la citata attività investigativa, fin dai primi momenti.
Soriano infatti, ha ripercorso l’iter di quel 29 febbraio che ha portato al ferimento di Nicita, le cui risultanze investigative hanno portato all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due soggetti, individuati quali per l’appunto, “il mandante” ovvero,“l’ideatore del ferimento” e “l’esecutore materiale dello stesso” <<I due-ha spiegato Soriano- il 29 febbraio scorso si sono recati a Sant’Agata del Bianco, dopo aver dato appuntamento alla vittima,per concordare il saldo di un debito che Nicita aveva nei riguardi dell’ideatore della gambizzazione. Una “trattativa la loro”, non andata a buon fine, con l’inevitabile esplosione di due colpi di arma da fuoco (per conto di uno dei due arrestati), colpendo la coscia destra di Nicita>>.
<<L’attività investigativa- ha proseguito Soriano- non è stata facile, nata in un contesto di completa reticenza e di omertà, in primis, da parte della vittima. Successivamente Nicita è crollato, a seguito dell’analisi del suo telefono cellulare, dal quale sono emerse conversazioni estrapolate dagli sms ed anche dal social facebook, cui è evinto il clima di tensione tra la vittima e uno dei due arrestati>>.
Nello specifico si tratta, di Raschillà Francesco, classe ’79, di Africo (ideatore del ferimento), agente assicurativo a Bianco. Sostanzialmente Nicita doveva saldare a Raschillà, per alcune pratiche da lui eseguite, l’importo esiguo di 190 euro.
L’altro arrestato, rimasto in un primo tempo ignoto, è stato identificato solamente dall’analisi dei tabulati del telefono di Raschillà, cui poi sono emersi dei contatti concomitanti sia con Nicita che con il secondo soggetto tratto in arresto, cioè Modaffari Raimondo Salvatore, classe ’88, sempre di Africo, dunque, identificato in qualità di autore materiale del ferimento, colui che ha esploso i due colpi di pistola.
<<E’ fondamentale sottolineare-ha concluso D’Alessio- che in questi territori non è possibile fare il “Far West”, ricorrendo a sistemi così brutali per rivendicare determinate somme di denaro. L’aspetto rilevante dell’arresto di questi due soggetti, sta nell’adottare un sistema vigliacco, riconducile a poche centinaia di euro. Le attività continuano sotto tutti i fronti ma questo, occorre ribadire, non è il Far West>>.