RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Questa mattina i militari della Stazione di Locri, unitamente a personale del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Locri, hanno tratto in arresto a Torino, a seguito di mirata attività investigativa, il pluripregiudicato, originario di Locri, Luigi Spataro cl. ’53, irreperibile dal 2011, dovendo il medesimo espiare una pena di nove anni e 27 giorni di reclusione.
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Dalle prime ore dell’alba infatti, con l’ausilio del personale della Compagnia Carabinieri di Torino San Carlo, i militari hanno eseguito 6 perquisizioni domiciliari simultanee su altrettanti obiettivi siti nella zona centrale della città della Mole, tutti riconducibili ad una donna originaria della Locride, ignara della reale identità del prevenuto, con cui il latitante si era messo in contatto negli ultimi giorni, e questa mattina è stato sorpreso proprio mentre faceva colazione in un bar di fronte ad un appartamento preso in affitto sotto falso nome.
Numerosi sono i reati contestati allo SPATARO a partire dal 1971 ad oggi: oltre alla falsità in titolo di credito continuato, ricettazione in concorso, violazione delle disposizioni a tutela dell’Ordine Pubblico, ricettazione, falsità in scrittura privata, egli si è reso responsabile di una serie innumerevole di truffe, inizialmente nei confronti soprattutto di anziani per poi specializzarsi nelle truffe on line: in particolare, egli era uso proporre la vendita di oggetti di ogni genere sui siti internet per poi, dopo aver incassato il controvalore, sparire.
Non era la prima volta che l’uomo era riuscito a fuggire alle forze dell’ordine: infatti, già nel 2004, quando era stato autorizzato a recarsi senza scorta dal Carcere di Milano San Vittore, ove era detenuto, a Locri per proseguire il periodo di detenzione in regime di arresti domiciliari, aveva fatto perdere le proprie tracce. Per tale motivo, nel 2007, era stato emesso un decreto di revoca dell’applicazione della misura alternativa della detenzione domiciliare e contestuale accompagnamento in carcere dall’Ufficio del Magistrato di Sorveglianza di Varese, nonché l’ordine di esecuzione di pene concorrenti emesso nel 2008 dalla Procura della Repubblica di Pescara, dovendo il medesimo espiare la pena residua di anni 5, mesi 8 e giorni 15 di reclusione per diversi reati contro il patrimonio commessi tra gli anni 2000–2004 nelle Province di Pescara, Livorno, Torino e Roma.
Ricercato dal 2007, e più volte segnalato in Ungheria, Germania e Belgio, il primo maggio 2011, i Carabinieri della Stazione di Locri riuscirono ad arrestarlo una prima volta sorprendendolo in questo centro, a pranzo a casa della figlia. Ora, sempre grazie ai Carabinieri di Locri, lo Spataro potrà finalmente pagare il suo debito di giustizia “per intero”.
Dal 30 dicembre 2011, data in cui la Procura della Repubblica di Avezzano (AQ) ha emesso un nuovo provvedimento di esecuzione con cui è stata rideterminata la pena residua complessiva in quella attuale, lo SPATARO risultava di fatto irreperibile, fino a quando questa mattina i militari lo hanno sorpreso davanti a un caffè “amaro”.