DA ANGELO ROSSINO PRESIDENTE DALL’ASSOCIAZIONE ARTICOLO 32 CALABRIA RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Gentile Direttore,
in relazione al pezzo apparso lunedì 21 luglio 2014 su Lente Locale e postato nella sezione “Primo Piano” recante il titolo “Caso tumori, dall’incontro di Reggio, tante speranze ma in bocca anche amarezza” a firma di Adelina B. Scorda, nella qualità di Presidente dell’Associazione “Articolo32Calabria” ed in forza delle prerogative statutariamente assegnatemi con l’art. 13 comma 3: “Il Presidente ha la Legale Rappresentanza dell’Associazione di fronte ai terzi ed è titolato a rilasciare dichiarazioni verso terzi in nome e per conto dell’Associazione”, mi corre l’obbligo di far presente che quanto riportato nel pezzo di cui sopra, nella parte in cui si fa riferimento all’Associazione che mi onoro di rappresentare, non corrisponde in alcun modo nè al pensiero associativo né tantomeno, anche per circostanze temporali, a dichiarazioni che possano rivestire carattere di ufficialità.
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Questa precisazione appare doverosa, poichè riteniamo i nostri obiettivi statutari particolarmente complessi e nobili negli intenti e, dunque, poiché ogni singola parola ha un suo peso specifico in questo campo, è bene delineare con chiarezza il terreno entro il quale Articolo32Calabria intenderà agire. Ovvero, la posizione ufficiale in tema di sanità ed ambiente della nostra Associazione avente sede Legale in Locri ed Amministrativa in Villa San Giovanni, è la seguente.
La nostra Associazione, in quanto parte integrante della società civile impegnata nel sociale, intende metterci la faccia senza se e senza ma e senza indugi di alcun genere, anche quando si tratterà di attivare la denuncia pubblica sul malaffare, a qualunque livello e senza riguardo alcuno per chicchessia, né per i mafiosi, né per i colletti bianchi. E, dunque, primo aspetto che deve essere ben chiaro: nessun indugio a denunciare il malaffare a qualunque livello.
Fatta questa doverosa, pur se scontata premessa, aggiungo che Articolo32Calabria, che mai indosserà i panni mentali delle Prefiche dell’antica Grecia, intenderà invero agire nel solco tracciato dal pensiero di alcune grandi personalità della storia dell’umanità le quali, per esempio, sostenevano che: “L’umanità avrà la stessa sorte che saprà meritarsi.”, oppure: ”Finiamola una volta per tutte con l’unica crisi pericolosa, che è la tragedia di non voler lottare per superarla.” (A. Einstein) o, ancora: ”Non chiederti cosa questa Nazione possa fare per te, ma chiediti cosa tu possa fare per questa Nazione”.(J. F. Kennedy)
E poiché davvero riteniamo che il tempo da dedicare alle chiacchiere sia finito, superiamo i proclami e passiamo ai fatti, denunciando da queste pagine tutte le inadempienze qui appresso elencate con la finalità di sintetizzare con proposte fattive.
PRESUNTO TRAFFICO DI SCORIE TOSSICHE INTERRATE IN CALABRIA
PERPETUA EMERGENZA RIFIUTI
NAVI AFFONDATE – CASO DE GRAZIA
ILARIA ALPI – MIRAN HROVATIN
E’ di appena qualche mese fa la notizia di documenti dei Servizi Segreti datati 1992 oggi desecretati e dalla quale emergerebbe un’inquietante traffico di scorie e rifiuti tossici e/o radioattivi, interrati a macchia di leopardo su tutto il territorio calabrese. La domanda da porsi è la seguente: abbiamo il diritto, noi calabresi, di essere portati a conoscenza su quale sarebbe stato il vantaggio, da parte dello Stato Italiano, a tenere segreta tale circostanza per oltre un ventennio? E, da sola, è stata sufficiente questa presunta necessità di segretezza per far si che le Istituzioni preposte non predisponessero piani di bonifica ambientale e di massicce campagne di screening e di prevenzione oncologica, comunque a tutela della salute e del benessere pubblico? I calabresi comincino a darsi una risposta e, soprattutto, a pretendere risposte. E quando i calabresi queste domande le porranno a se stessi ed a chi di dovere, tengano ben in mente anche la perpetua emergenza rifiuti, il cd. fenomeno delle navi affondate (27!!!) lungo il perimetro delle coste calabresi (qualcuno ha per caso il cellulare di Nick Sloane?), così come dovranno tenere bene in mente le morti del Capitano Natale De Grazia, di Ilaria Alpi e di Miran Hrovatin, condendo il tutto con la lettura del libro/inchiesta “Terra venduta” di Claudio Cordova – Laruffa Editore.
PROPOSTA: Si dia immediata attuazione alle direttive CEE su bonifiche ambientali contenute nei PON 2014-2020, con un lavoro sinergico tra ARPACAL, Assessorato/Dipartimento Regionale della Sanità ed Autorità Giudiziarie procedenti, investite nel tempo dalle notizie ufficiali su detti presunti traffici illeciti di scorie e rifiuti tossici e/o radioattivi.
DELIBERA DI GIUNTA REGIONALE N° 289 DEL 25 MARZO 2010
Con Delibera di Giunta Regionale n° 289 del 25 marzo 2010, recante ad oggetto: “Progetto per la realizzazione del Registro Tumori di popolazione della Regione Calabria – Approvazione”, il soggetto deliberante dell’epoca riteneva necessario approvare il progetto su citato, per definire gli obiettivi e gli strumenti da porre in essere per l’estensione a tutto il territorio regionale dell’attività del Registro Tumori, prevedendo in particolare l’articolazione del Registro Regionale attraverso la creazione di una rete di tre sub-registri 1. Cosenza-Crotone, 2. Catanzaro-Vibo Valentia e, 3. Reggio Calabria, prevedendo la contestuale istituzione di un Coordinamento Regionale, cui veniva ricondotta l’assegnazione della gestione dell’archivio regionale, del funzionamento di un sito internet e dell’analisi complessiva dei dati elaborati con metodo scientifico per come previsto dall’AIRTUM – ASSOCIAZIONE ITALIANA REGISTRI TUMORE. La motivazione “regina” che in sede deliberante regionale veniva assunta al fine di istituire il registro tumori calabrese, era la seguente – cito testualmente:“CHE nell’ambito della programmazione sanitaria, l’utilizzo del RT rappresenta uno strumento per l’allocazione e localizzazione delle risorse e ha un ruolo fondamentale nella valutazione e nel consolidamento delle pratiche di screening oncologico, contribuendo in modo rilevante al benessere della collettività;”. Sostanzialmente, veniva stabilito che la programmazione sanitaria sul territorio e per popolazione residente, da lì in poi si sarebbe dovuta formulare sulla base delle effettive esigenze sanitarie che sarebbero via via emerse dall’elaborazione, dallo studio e dall’incrocio dei dati statistici, emergenti dal RT. E ad oggi, la DGR 289/10 non ha trovato attuazione, in quanto i necessari subregistri tumorali provinciali di Cosenza e Vibo Valentia non hanno prodotto dati utili, per la Provincia di Reggio Calabria non esistono dati scientifici né l’accreditamento c/o l’AIRTUM nonostante sia stata emanata addirittura in data 26 febbraio 2013 la Delibera di Direzione Generale n° 90 che istituiva il Registro Tumori per la provincia ed, infine, solo la provincia di CZ si è da tempo dotata del Registro Tumori. Un breve accenno su quest’ultimo subregistro. Nel mese di marzo 2011 venne presentato con una iniziativa pubblica lo studio epidemiologico-2010 del Registro Tumori per la Provincia di CZ: in quell’occasione, è ovvio, si sprecarono le dichiarazioni di parte politica. Tra queste, scegliamo i seguenti spezzoni (citazioni testuali):
- “La produzione e la diffusione dei dati epidemiologici territoriali è un indicatore della volontà di affrontare le principali problematiche sanitarie, di cui la prevenzione e la cura dei tumori costituiscono una quota rilevante”. (Giuseppe Scopelliti – Presidente Giunta Regionale). Le domande che si potrebbero porre al già Presidente Scopelliti, o a chi per Lui, potrebbero essere, ad esempio, le seguenti: Presidente ff., poiché l’indicatore della volontà di affrontare le principali problematiche sanitarie passa attraverso l’elaborazione e la diffusione dei dati epidemiologici territoriali, e poiché non si registra né l’elaborazione, né tantomeno la diffusione dei dati epidemiologici su tutto il territorio della Calabria, Catanzaro esclusa, dobbiamo concludere che non esiste in larga misura la volontà di affrontare dette problematiche? Ed ancora: Presidente ff., poiché non esistono dati epidemiologici in Regione, sulla base di quali criteri erogate i servizi sanitari sul territorio? In quale ottica rientrano le note vicissitudini della Fondazione Campanella, ed in quale ottica rientrano invece tutti i finanziamenti deliberati in ambito regionale a favore di strutture private? Ed infine: Presidente ff., chi, e soprattutto come si è stabilito che (ma solo ad esempio e valido per tutta la Regione) nell’Ospedale di Locri (che serve 42 Comuni ed un bacino di utenza di 144.000 abitanti) sono sufficienti 6 posti in Day Hospital nel reparto di Oncologia? E potrebbe, infine, fornirci dati certi sulla spesa annuale sostenuta dalla Regione Calabria per finanziare il cd. fenomeno della migrazione sanitaria e le ragioni del verificarsi di questa pratica odiosa?
- “Il monitoraggio dell’incidenza, della sopravvivenza e della mortalità per tumori, corredato da una rilevante quota di informazioni sui pazienti oncologici residenti, fornirà spunti per approfondimenti sui fattori di rischio, (tra cui caratteristiche ambientali correlate all’insorgenza di tumori)…………..; (Giuseppe Scopelliti – Presidente Giunta Regionale). Domanda: Presidente ff., in tal senso, quale studio eziologico di causa-effetto si è prodotto in questi anni a favore della popolazione calabrese?
DECRETO LEGISLATIVO 17 OTTOBRE 2012, N° 179
ART. 12, COMMI 10 ED 11
Il Presidente della Repubblica, nell’ambito della cornice legislativa delineata dalla Raccomandazione del Consiglio Europeo del 2 dicembre 2003 sullo screening dei tumori (2003/878/CE), dal DLgs 9 aprile 2008 n. 81 – Attuazione dell’art. 1 della L. 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, art. 244 ed, infine, dalla DGR della Calabria 25 marzo 2010, n. 289 – Progetto per la realizzazione del Registro Tumori della popolazione della Regione Calabria, ha emanato il Decreto Legislativo n° 179 del 18 ottobre 2012 – in G.U.R.I. n° 245 del 19 ottobre 2012 – recante “ulteriori misure urgenti per la crescita del paese”. Di particolare interesse per l’argomento qui trattato, appaiono i commi 10 ed 11 dell’art. 12 – “Fascicolo sanitario elettronico e sistemi di sorveglianza nel sistema sanitario – del surrichiamato D.L. Successivamente, in tale ambito, è intervenuta anche una particolarmente interessante sentenza della Corte Costituzionale, la n° 79 del 24 aprile 2013. Domande: qui, ahimè, non v‘è nulla da chiedere in quanto, semplicemente, dette disposizioni di legge non hanno trovato attuazione in Regione Calabria.
D.L. 18 OTTOBRE 2012 n° 179
Art. 12 – Fascicolo Sanitario Elettronico e sistemi di sorveglianza nel settore sanitario
10. I sistemi di sorveglianza e i registri di mortalità, di tumori e di altre patologie, di trattamenti costituiti da trapianti di cellule e tessuti e trattamenti a base di medicinali per terapie avanzate o prodotti di ingegneria tessutale e di impianti protesici sono istituiti ai fini di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione, programmazione sanitaria, verifica della qualità delle cure, valutazione dell’assistenza sanitaria e di ricerca scientifica in ambito medico, biomedico ed epidemiologico allo scopo di garantire un sistema attivo di raccolta sistematica di dati anagrafici, sanitari ed epidemiologici per registrare e caratterizzare tutti i casi di rischio per la salute, di una particolare malattia o di una condizione di salute rilevante in una popolazione definita.
11. I sistemi di sorveglianza e i registri di cui al comma 10 sono istituiti con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro della salute, previa intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano e acquisito il parere del Garante per la protezione dei dati personali. Gli elenchi dei sistemi di sorveglianza e dei registri di mortalità, di tumori e di altre patologie e di impianti protesici sono aggiornati periodicamente con la stessa procedura. L’attività di tenuta e aggiornamento dei registri di cui al presente comma e’ svolta con le risorse disponibili in via ordinaria e rientra tra le attività istituzionali delle aziende e degli enti del Servizio sanitario nazionale.
PROPOSTA DI RISOLUZIONE SULLA ISTITUZIONE DEI REGISTRI TUMORI PER LA POPOLAZIONE REGIONALE E PROVINCIALE E SUGLI INTERVENTI DI BONIFICA SUL TERRITORIO CALABRESE, ELABORATA DALLA III° COMMISSIONE REGIONALE – ATTIVITA’ SOCIALI, SANITARIE, CULTURALI E FORMATIVE
La III* Commissione Consiliare Permanente Regionale (Attività sociali, sanitarie, culturali e formative) ha, a nostro parere, svolto una meritevole attività di ricerca e sensibilizzazione sulla problematica connessa alle istituzioni dei registri tumori della popolazione su base provinciale e regionale, attività, questa, espletata nelle sedute di Commissione del 12 giugno, 18 novembre, 3 e 12 dicembre 2013.
Nelle sedute di cui sopra, sono stati auditi sia i soggetti istituzionali preposti sia numerose associazioni e comitati che da diversi anni sono impegnati sui territori di riferimento per l’istituzione dei registri tumori, strumenti questi ultimi che rivestono una funzione essenziale per il monitoraggio delle patologie oncologiche e per la progettazione di interventi di prevenzione e bonifica dei territori.
Articolo32Calabria ha dato il proprio contributo nella seduta del 3 dicembre 2013.
Le audizioni di comitati e associazioni, hanno permesso di acclarare la situazione drammatica di diversi territori della Calabria che conoscono un’alta incidenza di patologie tumorali da cui potrebbe scaturire una stretta correlazione con la probabile presenza di siti inquinati. Sulla base dei dati raccolti dalla III° Commissione, quest’ultima ha avvertito l’esigenza di prevedere una seduta congiunta con la IV° Commissione Consiliare (Ambiente) per affrontare in modo sinergico la problematica e conseguentemente, su iniziativa dei due Presidenti, è stata convocata ad hoc una seduta comune tenutasi in data 24 gennaio 2014.
Dopo aver rilevato che le diverse audizioni sul tema hanno evidenziato una serie di criticità nell’iter per l’istituzione dei registri tumori e nelle attività di monitoraggio e bonifica di siti che presentano problemi ambientali e più precisamente:
a) ritardi nella istituzione ed operatività del registro regionale dei tumori;
b) ritardi nella istituzione ed operatività dei registri provinciali con particolare riferimento alla provincia di Reggio Calabria e Vibo Valentia;
c) ritardi nella redazione dei piani di caratterizzazione ambientali nelle diverse matrici dell’aria, dei corpi idrici superficiali e sotterranei, dei rifiuti ed attuazione parziale degli interventi di bonifica dei siti già individuati;
d) ritardo nella redazione del piano delle bonifiche da amianto;
e) carenza di risorse umane ai vari livelli istituzionali (Regioni, ASP, Enti strumentali) e finanziarie per programmare ed attuare gli interventi previsti in tema di registro tumori e bonifica ambientale;
f) assenza di un sistema formale di coordinamento fra i vari enti istituzionali preposti (Arpacal, ASP, Dipartimento Ambiente) che possa permettere una raccolta organica dei dati di interesse epidemiologico,
si è giunti ad una condivisa proposta di risoluzione, approvata all’unanimità dai gruppi consiliari presenti nella seduta del 10 marzo 2014.Il testo della proposta di risoluzione approvato, è il seguente:
CONSIGLIO REGIONALE DELLA CALABRIA
III Commissione Consiliare Permanente Attività Sociali, Sanitarie, Culturali, Formative
PROPOSTA DI RISOLUZIONE
SULLA ISTITUZIONE DEI REGISTRI TUMORI PER LA POPOLAZIONE REGIONALE E PROVINCIALE E SUGLI INTERVENTI DI BONIFICA SUL TERRITORIO CALABRESE
La Terza Commissione Attività sociali, sanitarie, culturali e formative
vista la Raccomandazione del Consiglio Europeo del 2 dicembre 2003 sullo screening dei tumori (2003/878/CE);
visto il DLgs 9 aprile 2008 n. 81 – Attuazione dell’art. 1 della L. 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, art. 244;
visto il D.L. 18 ottobre 2012, n. 179 – Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese convertito, con modificazioni, dalla L. 17 dicembre 2012, n. 221, sezione IV – Sanità Digitale, dall’art. 12 al 13 bis;
vista la sentenza della Corte Costituzionale n. 79 del 24 aprile 2013;
vista la DGR della Calabria 25 marzo 2010, n. 289 – Progetto per la realizzazione del Registro Tumori della popolazione della Regione Calabria;
dato atto
– che in diverse sedute la Commissione (12 giugno 2013, 18 novembre 2013, 3 dicembre 2013, 12 dicembre 2013) ha svolto una attività di ricerca e sensibilizzazione sulla problematica connessa alla istituzione dei registri tumori della popolazione su base provinciale e regionale;
– che nelle stesse sedute sono stati auditi sia i soggetti istituzionali preposti sia numerose associazioni e comitati che da diversi anni sono impegnati sui territori di riferimento per la istituzione dei registri tumori, strumenti quest’ultimi che rivestono una funzione essenziale per il monitoraggio delle patologie oncologiche e per la progettazione di interventi di prevenzione e bonifica dei territori;
considerato
– che l’audizione dei comitati e delle associazioni ha permesso di acclarare la situazione drammatica di diversi territori della Calabria che conoscono un’alta incidenza di patologie tumorali da cui potrebbe scaturire una stretta correlazione con la probabile presenza di siti inquinati tant’è che la stessa commissione si è resa disponibile ad istituire un gruppo di lavoro partecipato con i rappresentanti delle associazioni per avviare una azione incisiva per la istituzione del registro tumori e per la segnalazione delle criticità territoriali;
– che sulla base dei dati raccolti si è avvertita l’esigenza di prevedere una seduta congiunta della Terza e Quarta Commissione Consiliare, quest’ultima competente in materia ambientale, per affrontare in modo sinergico la problematica e conseguentemente su iniziativa dei due Presidenti è stata convocata ad hoc una seduta comune tenutasi in data 24 gennaio 2014;
rilevato
– che le diverse audizioni sul tema hanno evidenziato una serie di criticità nell’iter per la istituzione dei registri tumori e nelle attività di monitoraggio e bonifica dei siti che presentano problemi ambientali e più precisamente:
a) ritardi nella istituzione ed operatività del registro regionale dei tumori;
b) ritardi nella istituzione ed operatività dei registri provinciali con particolare riferimento alla provincia di Reggio Calabria e Vibo Valentia;
c) ritardi nella redazione dei piani dì caratterizzazione ambientali nelle diverse matrici dell’aria, dei corpi idrici superficiali e sotterranei, dei rifiuti e attuazione parziale degli interventi di bonifica dei siti già individuati;
d) ritardo nella redazione del piano delle bonifiche da amianto;
e) carenza di risorse umane ai vari livelli istituzionali (Regione, Asp, Enti strumentali) e finanziarie per programmare ed attuare gli interventi previsti in tema di registro tumori e bonifica ambientale;
f) assenza di un sistema formale di coordinamento fra i vari enti istituzionali preposti (Arpacal, Asp, Dipartimento ambiente) che possa permettere una raccolta organica dei dati di interesse epidemiologico;
QUANTO SOPRA PREMESSO
la Commissione Attività sociali, sanitarie e culturali, nella seduta del 10 marzo 2014 all’unanimità dei gruppi consiliari presenti, approva la presente
Proposta di Risoluzione con la quale
INVITA
Il Dipartimento Regionale della Tutela della Salute a elaborare e a fornire alla Commissione una relazione esplicativa delle attività fin qui svolte ai fini della istituzione dei registri tumori, ai ritardi in essere nonché a fornire un cronoprogramma che individui i tempi di attuazione degli interventi programmati;
Il Dipartimento Regionale all’Ambiente ad elaborare e fornire alla Commissione una relazione esplicativa sullo stato di redazione dei piani di caratterizzazione ambientale nelle diverse matrici dell’aria, dei corpi idrici superficiali e sotterranei, discariche e impianti di smaltimento rifiuti, dell’amianto e degli interventi di bonifica ambientale ad oggi effettuati e quelli in itinere.
SOLLECITA
I Dipartimenti della Tutela della Salute e all’Ambiente di valutare, per quanto di loro competenza, idonei interventi sostitutivi nei confronti degli Enti inadempienti al fine di velocizzare le procedure amministrative riguardanti l’istituzione dei registri tumori e il monitoraggio e la bonifica dei siti inquinati;
IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE
– a reperire le risorse umane da assegnare agli organismi regionali deputati al raggiungimento degli obiettivi indicati in premessa e a fornire nel contempo alla Commissione un quadro di dettaglio degli organici di personale necessari a superare i ritardi e le criticità segnalate;
– ad individuare, nell’ambito della nuova programmazione comunitaria, strategie per un rafforzamento degli interventi di monitoraggio, analisi epidemiologica dei siti ambientali e di bonifica;
– ad estendere a tutto il territorio calabrese il progetto “MIAPI”, (Monitoraggio e Individuazione delle Aree Potenzialmente Inquinate nella Regione Obiettivo Convergenza).
– a porre in essere le necessarie azioni nei confronti del Dipartimento Ambiente per il completamento delle attività previste dal piano di bonifica dall’amianto;
– ad adottare, nell’ambito di un efficace intervento epidemiologico, delle linee guida che prevedano l’istituzione di un unico organismo di coordinamento che coinvolga in una azione sinergica i Dipartimenti Regionali della Salute e dell’Ambiente, l’Arpacal e le Asp.
– a richiedere ai Ministeri competenti di programmare specifiche indagini epidemiologiche sui siti inquinati.
Considerazioni di Articolo32Calabria: ad oggi, nonostante il notevole lasso di tempo intercorso dalla data di sottoscrizione di detto importante documento, non si è addivenuti a nessuna attività concreta di attuazione.
PROPOSTE DI ARTICOLO32CALABRIA
In via prioritaria, si è stabilito che le finalità dell’Associazione sono quelle di chiedere:
- Al Dipartimento “Salute” della Regione Calabria l’istituzione,
- secondo i dettami di cui all’art. 12, commi 10 e 11 D.L. n° 179 del 18 ottobre 2012, (in G.U.R.I. n° 245 del 19 ottobre 2012) del “Fascicolo Sanitario Elettronico”;
- secondo i protocolli internazionali vigenti, dei Registri Tumori e dei Registri Epidemiologici per competenza di ogni singola ASP Regionale, ovvero preferibilmente per ambito unitario regionale nonché,
- di individuare, concepire, potenziare e valorizzare una struttura sanitaria regionale di ubicazione geografica centrale da destinarsi a polo oncologico d’eccellenza regionale finalizzata all’abbattimento della migrazione sanitaria regionale per patologie tumorali, con supporti scientifici e tecnologici e di ricerca all’avanguardia mondiale, nonchè con l’ausilio di una struttura universitaria che garantisca anche il costante aggiornamento delle tecniche di cura e di diffusione di quelle derivanti anche dalla microrobotica;
- di istituire dei centri di ascolto, di sostegno e di supporto psicologico e sociale, meglio definiti come centri di “psico-oncologia”, a supporto dei malati di tumore e dei loro familiari, in modo da potersi alleviare le loro sofferenze psicologiche dal momento della diagnosi, durante le cure e le terapie, e nel primo periodo post-terapico;
- Chiedere alle ASP della Regione Calabria l’attivazione di una capillare azione di prevenzione sanitaria quale efficace risposta ai dati epidemiologici regionali per popolazione e territorio che emergeranno dai dati scientifici elaborati dai registri tumorali ed epidemiologici stessi;
- Chiedere alla Regione Calabria:
- l’istituzione di n° 10 borse di studio annuali per favorire l’aggiornamento di personale medico da effettuarsi attraverso le università di ogni parte del mondo all’avanguardia nella ricerca per la lotta ai tumori;
- il concepimento di un efficiente piano di trasporti regionali, finalizzato al più comodo possibile raggiungimento fisico, con modalità gratuite, da parte di tutti i residenti della Regione Calabria della struttura di cui al punto 1. lett. c. di questo elenco;
- di realizzare una struttura di accoglienza adiacente al polo oncologico di cui al punto 1. lett. c. di questo elenco, per familiari ed accompagnatori dei pazienti che devono sottoporsi a cure oncologiche.
Ed ancora: porto la cittadinanza a conoscenza della circostanza che, nell’incontro pubblico con il Ministro Lanzetta a Palazzo della Cultura a Locri, di domenica 13 Luglio u.s., Articolo32Calabria ha chiesto al Rappresentante del Governo con delega ai Rapporti con le Regioni, l’attivazione della clausola costituzionale di salvaguardia dell’interesse nazionale di principio economico e di diritto alla salute riportato nell’art. 117, motivata dai suindicati inadempimenti di legge della Regione Calabria, visti tutti gli appelli da noi fino ad oggi lanciati e persi nel vuoto.
Concludo con un breve inciso, stimolato da alcuni appelli a non recarsi alle urne per le prossime elezioni regionali: Articolo32Calabria invita invece i cittadini a farsi cittadinanza attiva ed a recarsi massicciamente alle urne. Magari, e perché no, votando chi, segnatamente in questi ultimi 5 anni, a livello regionale, ha portato avanti una instancabile e senza soluzione di continuità azione di stimolo, di denuncia, di proposta e quant’altro riconducibile ai registri tumori, alle bonifiche ambientali, etc. etc. Sembrerebbe che, in ambito regionale, forse, qualcuno con queste caratteristiche possa anche esserci. L’alternativa a questo? Non riconoscere a Cesare quel che è di Cesare, operare un’azione indiscriminata di livellamento tra chi ha meriti e chi invece ha demeriti, e quindi non andare a votare. Certo, anche questa seconda opzione è azionabile ma, a patto che, chi decide di scegliere questa seconda opzione, non si lamenti mai più in futuro per i diritti che si vedrà negati. Per capirci e come in altri ambiti, dovrà valere il principio del: ”Chi ha da dire parli ora, o taccia per sempre”
Infine, mi sia consentito un caro ricordo dell’amico Raffaele Lavorato di Rosarno, promotore dell’Associazione “Marisa Lavorato”, spentosi in questi giorni ed ennesima vittima di questo male che sembra pervadere tutta la Calabria. Il suo impegno nel civile rimarrà indelebile in tutti noi, che lo ricorderemo sempre come punto di riferimento. Alla famiglia, le più sentite condoglianze da parte mia personale e di Articolo32Calabria.
Con la sincera speranza che questo scritto, oltre ad essere chiarificatore possa sensibilizzare i calabresi sui loro diritti alla salute ed al benessere, e che questo presente sia anche un messaggio di ottimismo, Le porgo cordiali saluti