BIANCO – ‹‹Indire un’assemblea popolare vuol dire mettersi in gioco, e senza rete esporsi a critiche e lamentele, vuol dire anche tentare di riattivare quel processo di collaborazione fra istituzioni, cittadini e associazioni, per incentivare quel cammino che dovrà portare Bianco ad essere la cittadina che noi tutti desideriamo che sia››. Lo spiega in apertura il sindaco Scordino {youtube}O9VUMT8bFKk&feature|640|480{/youtube}. Già perché secondo le stime fornite direttamente dall’entourage bianchese, in questi due anni e mezzo di mandato ‹‹siamo riusciti a dimezzare la spesa telefonica, abbiamo portato da 75 mila a 35 la spesa per la mensa scolastica, stiamo andando avanti nel tentativo di diminuire la spesa obbligatoria e necessaria dell’energia elettrica anche attraverso l’istallazione di impianti fotovoltaici, come avvenuto nella scuola media, o anche grazie all’uso di lampade a risparmio energetico per l’illuminazione pubblica››. Piccoli passi che all’occhio pubblico potrebbero non risultare di particolare importanza, il malcontento cittadino, infatti, si riversa sulla parziale invivibilità della cittadina. A essere chiesto a gran voce è un cambiamento culturale che l’amministrazione deve per quel che gli compete poter innestare. Assenze significative hanno connotato l’assemblea presenze mancate, necessarie, forse, per re instaurare quel sintomo di appartenenza richiamato più volte durante l’assemblea, ma non per questo nel corso della serata sono venute a mancare concitate discussioni e critiche. Alcuni appunti esposti da Rocco Zappia{youtube}DymVywxs8MM&feature|640|480{/youtube} Depurazione mal funzionante anche a causa che fatiscenti collettamenti con gli altri comuni con cui Bianco è consorziato, gratta capi per quel che riguarda l’approvvigionamento d’acqua, la Sorical, in questo particolare momento storico non è un’amica delle amministrazioni e poi ancora, il turismo che arranca, e le finanze sempre più esigue costano lacrime e sangue a chi ha l’obbligo istituzionale e morale di governare. Allora in risposta alle critiche che vengono mosse, si chiarisce come, in questi anni ‹‹si è seminato molto, – risponde il sindaco Ninì Scordino – abbiamo riattivato un finanziamento che sempre questa amministrazione ottenne nel 2001 per il consolidamento di rione Bombile e della frazione di Pardesca, in modo da portare queste aree da R4a R2. Parte di questo lavoro è già stato fatto – ha proseguito – , pur non negando che ci sia molto da fare, tuttavia, è pur vero che da 2003 a oggi i lavori sono rimasti fermi. Sono stati recuperati finanziamenti che sarebbero andati perduti e ne abbiamo ottenuti di nuovi, come i 200 mila euro per la videosorveglianza, 38 mila per il risanamento idrogeologico, 175 mila per l’illuminazione urbana, 85 mila per i beni confiscati alla mafia, in più Bianco – ha specificato il sindaco nel corso della seduta – è capofila per due macro progetti, depurazione, differenziata, e ha ottenuto il finanziamento Pisl nell’area qualità della vita con un finanziamento di circa 400 mila euro con il quale verrà costruito un auditorium. In questi anni – continua il primo cittadino – che potremmo definirli di gestazione amministrativa Bianco ha tentato in tutti i modi, riscuotendo anche dei buoni risultati di sviluppare e creare quella sinergia collaborativa con tutte, e sottolineo tutte le associazioni presenti sul territorio comunali, fornendo, ogni volta che è stato possibile un aiuto anche economico. Mi rendo conto che siamo ancora molto lontani dai risultati che tutti noi vorremmo ma, vi garantisco che il nostro impegno per Bianco è al massimo, indicativo di quanto sto dicendo è la condizione che molto comuni della Locride stanno affrontando con situazioni di dissesto e di pre-dissesto, situazione che il nostro comune pur con molti sacrifici sta evitando, ma per questo è necessaria la collaborazione di tutta al cittadinaza››. Dopo tre ore piene di assemblea, connotate da battibecchi, risate ma soprattutto da un confronto aperto e mitrato le somme, tirate a luci spente, sono positive. Riappropriarsi, quindi, dell’identità cittadina, rilanciando l’immagine ancora appannata di Bianco, sviluppando quella sinergia tra istituzioni e cittadino fondamentali per lo sviluppo di qualsivoglia obiettivo è quanto viene richiesto da tutto l’esecutivo.
ADELINA B. SCORDA