R. & P.
L’associazione “Amici di Domenico Zappavigna” nella giornata del 19 maggio scorso si è recata dalla Calabria a Bologna con una corposa delegazione guidata dai genitori e familiari di Domenico, per realizzare una cena di beneficienza a dir poco “originale”: una cena al buio, che ha lo scopo di far vivere a tutti l’esperienza di una serata trascorsa senza poter in alcun modo fare affidamento sul senso della vista.
Il ricavato dell’evento è stato interamente destinato alle associazioni AGITO (Associazione Genitori Insieme Tumori Ossei) ed AGEOP Associazione Genitori Ematologia Oncologia Pediatrica), per sostenere la ricerca scientifica per la cura dei tumori ossei infantili.
I soci, giunti in città in mattinata, dopo aver presenziato alla Santa Messa celebrata nella Cattedrale San Pietro di Bologna, sono stati ricevuti dal cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza Episcopale Italiana, al quale hanno esposto gli obiettivi e gli scopi statutari dell’associazione ed hanno raccontato la vita del giovane Domenico; Sua Eminenza ha dato la sua benedizione a tali lodevoli iniziative.
Terminati gli incontri mattutini, la delegazione si è recata alla manifestazione oggetto del viaggio.
I soci sono stati accolti con grande affetto e professionalità dal consigliere del quartiere bolognese San Donato – San Vitale, Domenico Ietto, che coordina la Commissione Politiche Per Il Superamento Delle Disabilità e Welfare.
Al termine della splendida serata è stata fatta “la consegna ufficiale” del ricavato alle associazioni AGITO ed AGEOP, operanti all’interno delle strutture ospedaliere del Sant’Orsola e del Rizzoli per aiutare la ricerca.
Inoltre al dott. Giampiero Cilione, direttore amministrativo dell’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna, uomo di scienza e di cuore molto vicino alla famiglia Zappavigna, è stata donata una targa ricordo.
Una giornata quindi all’insegna della solidarietà e dell’amore verso la scienza e verso il piccolo Domenico che troppo presto ha lasciato questa terra, ma nel contempo col suo sacrificio ha attivato un meccanismo di amore e reciprocità che certamente aiuterà decine di altri giovani.