di Redazione
Una nuova escursione, organizzata dall’Associazione “Gente in Aspromonte”, è in programma domenica 22 gennaio.
Destinazione, Monte Tre Pizzi.
Il raduno dei partecipanti è previsto alle ore 10 con partenza alle 10,30.
Motivi di interesse Naturalistico
“Il Monte San Pietro, denominato Tre Pizzi – si legge nella nota – per la sua forma a tre punte ha un’altezza modesta di appena 705 metri, ma offre un panorama grandioso e, da lassù, si ha la sensazione di essere molto più in alto. Dalla vetta lo sguardo corre sulle pendici dell’Aspromonte e lungo le fiumare che solcano il paesaggio con il loro bianco accecante fino al mare della Costa dei Gelsomini”.
Religioso
“Sulla sua sommità sono ancora visibili i ruderi di un convento di frati eremiti (Basiliani) che risale molto probabilmente al XII secolo. É chiamata “La chiesetta dei Tre Pizzi” dei Santi Pietro e Paolo e fino agli anni 50 del secolo scorso, in particolari occasioni era celebrata una Santa Messa”.
Storico
“In realtà quello che è conosciuto come Tre Pizzi, si chiama proprio Monte San Pietro, “Petra i San Petru” in dialetto calabrese. Fino a qualche secolo fa, in questo luogo arrivavano i pellegrini dalle località vicine, per la fiera annuale del bestiame in onore di San Pietro”.
Il percorso è inserito nel Parco Nazionale dell’Aspromonte.
Descrizione
“L’itinerario – si legge ancora – è interessantissimo sia dal punto di vista naturalistico che storico-culturale, dato che questi luoghi sono legati alle tradizioni, alle leggende e alle abitudini delle civiltà che da sempre li abitano. L’escursione ha inizio dall’area di culto, dove convergono le stradine del Villaggio di Moleti e seguendo il sentiero del percorso delle 8 Fontane, dopo pochi minuti si arriva alla fontana dell’”Acqua Calda”. La sua denominazione tuttavia non corrisponde al vero, in quanto è fredda come il gelo, perché l’acqua sgorga ad una temperatura superiore a quella esterna, producendo vapore e dando a chi la beve una sensazione di calore. Si prosegue sulla sterrata, che scende lungo i piani di Moleti, dopo 15 minuti in prossimità di un rifugio si prosegue sulla pista a sinistra, un centinaio di metri ancora e siamo sulla strada asfaltata che sale da Ciminà. Da qui ci immettiamo nella pineta, che costeggia Piano Grande dopo e 20 minuti siamo al Primo Piano. Si scende tagliando la montagna e alla prima deviazione, dopo 15 minuti siamo sulla strada asfaltata. Ancora un centinaio di metri e siamo al secondo “taglio” della montagna ancora qualche minuto e siamo al terzo “taglio”, si prosegue sulla strada per circa 10 minuti e siamo al passo della “Fimmina”. Il sentiero è ben segnato e regala ampi spazi visivi, che consentono di ammirare uno dei territori più fertili della costa jonica. Sul lato orientale si intravede Roccella Jonica, mentre sul lato occidentale la visuale è invece dominata dalla fitta vegetazione. L’itinerario si sviluppa prevalentemente in piano, anche se non mancano tratti che alternano salite e discese. Una volta giunti sulla sommità del Monte Tre Pizzi, il panorama è vastissimo e va da Capo Bruzzano a Monte Due Mari, intervallato da un lato dalla vallata di Antonimina e dall’altro lato dal paese di Ciminà, posto ai piedi di questo spettacolare monolite. Da quassù, si possono individuare numerosi crinali e cime aspromontane che degradano verso la costa jonica. La parte interna del panorama di questa vasta aerea è dominata dalla vista delle frane del Bonamico, delle Grandi Pietre e di Montalto. Infine, sulla sommità del Tre Pizzi, svoltando verso destra, si giunge su un pianoro dove si conservano i ruderi della chiesetta bizantina dei Santi Pietro e Paolo. Si ritorna indietro dallo stesso sentiero fino al Passo Fimmina”.