di Emanuela Alvaro
SIDERNO – «Dò avvio ufficialmente alla riunione che tutti aspettavano. Mi presento dimissionario, non perché a fine mandato, ma per poter riprendere a discutere serenamente del futuro dell’Assemblea». Con queste parole e con i diciotto sì, si è concluso il mandato da presidente dell’Associazione dei sindaci della Locride di Giorgio Imperitura.
Una presidenza che ha avuto più bassi che alti, spesso poca apprezzata dai colleghi sindaci i quali, soprattutto nell’ultimo periodo, hanno chiesto a gran voce un cambio di rotta. L’Associazione dei sindaci della Locride deve riuscire ad emergere dal fondo in cui da troppo tempo, o forse da sempre, si trova dando risposte ad un territorio che, come sottolineato da Giovanni Calabrese, deve sentirsi un’unica realtà, il solo modo per andare avanti e sperare in un cambiamento vero.
La decisione di proseguire con la scelta del successore non ha portato a nulla, né per il presidente dell’Assemblea e ancor prima per quello del Comitato dei Sindaci. Per la designazione del nuovo presidente dell’Assemblea si è provato a votare due volte, ma ovviamente, i sindaci presenti hanno preferito far sì che la decisione venisse aggiornata.
Lo stesso dicasi per la scelta del presidente del Comitato. Ricordati i nomi dei nove membri facenti parte del Comitato e cioè i primi cittadini: di Benestare, Rosario Rocca, di Casignana, Vito Antonio Crinò, di Careri, Rocco Giugno, di Gerace, Giuseppe Pezzimenti, di Grotteria, Salvatore Leoncini, di Locri, Giovanni Calabrese e Siderno, Pietro Fuda, membri di diritto, di Marina di Gioiosa Ionica, Domenico Vestito, di Palizzi, Arturo Walter Scerbo, di Roccella Ionica, Giuseppe Certomà e Stignano, Franco Candia, le tre votazioni non hanno avuto esito definitivo. Nei tentativi Rosario Rocca e Giovanni Calabrese si sono quasi equamente divisi i voti dei colleghi, nonostante è apparsa chiara l’intenzione di far prevalere il primo. Il terzo nome emerso è stato quello di Franco Candia che inizialmente aveva già espresso la sua volontà a candidarsi.
La stagnante riunione, diversamente da tante altre, è stata molto partecipata. Si sono registrate, infatti, le sole assenze dei rappresentanti dei comuni di Antonimina, Bovalino, Brancaleone, Gerace, Placanica, Marina di Gioiosa Ionica, Riace e San Luca. Si è caratterizzata, come al solito, dalla scarsa sinergia tra i primi cittadini, dall’incertezza nel mettere in atto il farraginoso statuto e dalla non troppa convinzione del presidente Imperitura nel sostenere la decisione presa.
L’assemblea è stata aggiornata. Il sindaco di Roccella Ionica, attualmente il reggente, deciderà la prossima data utile per votare.