di Gianluca Albanese (foto d’archivio)
SIDERNO – Si ricomincia. Il presidente facente funzioni dell’assemblea di AssoComuni Locride Bruno Bartolo (primo cittadino di San Luca) ha convocato l’assise per giovedì 20 alle ore 17 nella sede deputata, ovvero la sala delle adunanze del palazzo municipale di Siderno. Due i punti all’ordine del giorno della seduta, la prima dopo la tornata elettorale delle amministrative dello scorso giugno: “esame e modifica dello statuto dell’Associazione dei Comuni della Locride” e “analisi socioeconomica e amministrativa del comprensorio”.
Dunque, si rinvia a un momento successivo l’elezione del nuovo presidente, dopo la mancata ricandidatura a sindaca di Caulonia di Caterina Belcastro, che ne ha comportato la decadenza dal ruolo occupato negli ultimi anni. La ratio di tale decisione è semplice, e si spiega in parte col breve ma partecipato dibattito che ha coinvolto alcuni sindaci la scorsa estate, prima che fossero indette le elezioni politiche dello scorso 25 settembre. Da più parti, infatti, si è posta la necessità di procedere a una revisione dello statuto dell’associazione in modo da renderlo più funzionale agli interessi del territorio e al buon andamento di un organismo di rappresentanza degli amministratori locridei partito con le migliori intenzioni e poi, per larghi tratti della propria esistenza, rivelatosi inconcludente o quantomeno poco incisivo e inadatto a fare parlare quest’area con una voce sola.
L’assetto fin qui vigente prevede due presidenti (uno al vertice dell’assemblea di cui fanno parte tutti i sindaci e uno a capo del comitato esecutivo composto dai primi cittadini dei comuni più popolosi e altri eletti con criteri tali da rappresentare le varie aree della Locride) viene considerato dai più superato e pleonastico, tanto che si lavora per trasformare AssoComuni Locride in un organismo più snello e in cui un solo presidente possa rappresentare la figura unificante degli amministratori della ionica reggina, a capo sia dell’assemblea che dell’esecutivo.
Ovviamente, si tratta di una proposta che dovrà passare al vaglio della plenaria, ma la sensazione è che questo sia il momento propizio per procedere a una revisione dello statuto, stante la vacatio di un presidente eletto e il vertice del comitato (presieduto dal sindaco di Ardore Giuseppe Campisi) in via di scadenza.
Ora o mai più, dunque. E senza lasciare nulla d’intentato.
Nelle scorse settimane, il presidente reggente Bartolo ha inviato a tutti i propri omologhi la copia dello statuto vigente e, se la discussione prenderà la piega desiderata dai “riformatori”, verrà nominata una commissione incaricata di redigere la bozza di un nuovo statuto da fare votare in occasione di una successiva seduta assembleare da riconvocare a stretto giro, tenendo conto dei tempi tecnici necessari.
E allora, in attesa di sapere se, presumibilmente entro fine anno, bisognerà eleggere un presidente unico o, ancora una volta, due figure a capo di assemblea e comitato, l’invito del sindaco Bartolo è quello di fare rete per poter finalmente rappresentare nel migliore dei modi questo territorio le cui carenze ataviche (sanità, lavoro, infrastrutture, ecc.) sono sotto gli occhi di tutti.
E forse la genericità del secondo punto all’ordine del giorno della seduta convocata per giovedì prossimo va intesa come un mero promemoria di tutto ciò che non va nella Locride e che impone un cambio di passo da parte dei primi rappresentanti eletti dai cittadini che sono i sindaci stessi.