di Gianluca Albanese
SIDERNO – Avviare un processo teso alla preliminare revisione dello statuto dell’Associazione dei Comuni della Locride ancora prima di procedere all’elezione del nuovo presidente dell’assemblea. Sarebbe questo l’intendimento del sindaco di San Luca Bruno Bartolo, vicepresidente dell’assemblea, che in questa fase funge da presidente, visto che la figura è rimasta vacante dopo la mancata ricandidatura di Caterina Belcastro a sindaca di Caulonia.
Proprio per questo, il vicepresidente Bartolo sta tenendo una serie di colloqui con gli altri sindaci locridei tesi a rendere più funzionale la fonte normativa del funzionamento di AssoComuni locridea, al fine di rilanciarne l’azione dopo che da anni, in maniera pressoché ciclica l’organismo di rappresentanza e confronto dei primi cittadini del comprensorio è oggetto di critiche che arrivano a toccare anche una riflessione sulla sua stessa ragion d’essere.
Da quanto siamo riusciti ad apprendere il vicepresidente Bartolo sarebbe intenzionato, dopo che sarà stata realizzata la revisione dello statuto, a proporre a chi sarà eletto alla presidenza una road map incentrata su alcune priorità programmatiche, al fine di raggiungere il più possibile unità e compattezza e, nel contempo, la dovuta incisività.
Tra le priorità c’è, ovviamente, la sanità, partendo dalle ben note carenze dell’offerta sanitaria dell’ospedale “spoke” di Locri e proseguendo con l’attendo monitoraggio dei lavori propedeutici all’effettiva attivazione della Casa della Salute di Siderno, fino alla dovuta attenzione alla sanità territoriale.
Naturalmente, si pensa al lavoro (con Bartolo che pensa a un serio investimento sulla forestazione chiedendo l’immissione di forze fresche in Calabria Verde, anche e soprattutto negli interventi di prevenzione incendi e dissesto idrogeologico) e alle infrastrutture, mediante una spinta dal territorio che possa supportare con una visione d’insieme quella progettualità che diviene precondizione essenziale per il finanziamento dei tratti mancanti della nuova Statale 106. Una progettualità finora assente nel Reggino e che, secondo le intenzioni dei sindaci più sensili a questa tematica, deve vedere i comuni protagonisti al fianco dell’Anas e non semplici spettatori, evitando che ognuno pensi al proprio lotto come se fosse l’orticello di casa propria.
Tra gli altri punti sui quali, secondo il vicepresidente Bartolo serve un’azione congiunta e incisiva dei sindaci ci sono le questioni ambientali (rifiuti e depurazione su tutte) e una spinta unitaria alla candidatura della Locride a Capitale Italiana della Cultura 2025, formalmente avanzata dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria ma che deve vedere i Comuni impegnati in prima linea.
Dunque, si cercherà di ridare slancio all’azione di AssoComuni attraverso un programma incentrato su questi pochi ma fondamentali spunti programmatici e una revisione dello statuto tale da incentivare la “produttività” di AssoComuni. Auspicando che il triste spettacolo dell’ultima assemblea in cui era presente solo una quindicina di sindaci possa essere consegnato al passato.