DI SEGUITO I MESSAGGI DI NATALE DEL VESCOVO FRANCESCO OLIVA RIVOLTI ALLA COMUNITA’ DIOCESANA E AGLI STUDENTI:
Sorelle e fratelli,
Non vorrei che continuassimo a scambiarci gli auguri di Natale solo per abitudine. Non vorrei che ci sfuggisse ancora una volta la novità dell’evento che celebriamo. E’ la novità delle novità! Quella che è capace di rompere gli schemi della ripetitività. Il Bambino che nasce porta alla famiglia umana l’annuncio più atteso: tu sei l’amato! Sei l’amato, nella tua povertà e fragilità, con i tuoi fallimenti ed errori. Sei l’amato, perché sei stato pensato da sempre. Per sempre generato in un mondo che solo nel segno della fraternità può avere futuro. Sei l’amato da Dio. Da sempre. Prima ancora che tu vedessi la luce, eri amato da Lui. E allora, porgi la tua mano a chi non ti ama, fa sentire il calore del tuo abbraccio. Rendi al nemico la gioia del perdono. Offri a chi incontri l’amicizia vera del fratello, dell’amico, del compagno. Condividi con lui sogni e speranze. Sii tu per primo ad andare incontro a lui e a dirgli: sogno con te un mondo diverso. Un mondo in cui quel Bimbo che è nato ti dice: sono nato per te. Non avere paura! Te lo dice tra le braccia della Madre, l’umile ragazza di Nazareth. Insieme a Giuseppe, l’uomo giusto, che si fa custode dei suoi sogni e del suo cammino. Tra le asperità di una terra, che ancora attende l’annuncio di pace. Il calore e l’affetto di Giuseppe e Maria e del Bambino bussano alla tua casa e ti sussurrano: lascia dietro il passato, la noia e la tristezza di una vita povera di speranza e futuro. Accogli la pace che ti dona, vivi l’anelito di una speranza nuova. E’ condividi la gioia di chi ha incontrato in quel Bimbo l’amore di un Dio che si è fatto vicino. Da solo stenterai a ritrovare la gioia che cerchi. Ama e cammina con gioia incontro al futuro.
Il Signore della vita è nato per te! Per te, padre, che hai perso il lavoro. Per te, donna, che soffri l’amore tradito. Per te, giovane, che non vedi nel Natale la luce che irrompe nelle tenebre del male. Per te, uomo o donna, che aspetti tra le mura di un carcere l’anelito alla libertà. Per te, che soffri il dolore, la malattia o la perdita del tuo caro. Per te, umanità ferita e disorientata tra il rumore frenetico delle cose che non danno felicità. Per tutti c’è possibilità di attingere alle fonti della misericordia di un Dio, che non abbandona l’opera delle sue mani. Coraggio! C’è speranza per tutti. Ma lascia che vinca l’amore sull’odio e le chiusure, sugli egoismi e l’indifferenza. Non voltare lo sguardo davanti a quel Bimbo. Accoglilo nella tua vita. E allora è Natale per te! Dio è nato per te! S’è unito all’umanità in un vincolo d’eterno Amore. Un Dio, infinito e senza tempo, è entrato nella storia attraverso l’umiltà della natura umana, dichiarando un Amore folle per te. Ieri, oggi e sempre.
Riscopriamo questo Amore che si fa carico delle nostre povertà e vuole condividere i sogni dell’umanità. Diventiamo con Lui, per Lui e in Lui cercatori di vita. La vita buona che apre alla speranza! Spalanchiamo le porte del cuore a relazioni fraterne. Non giriamoci dall’altra parte se un fratello o una sorella (qualunque sia il suo credo o nazionalità) bussa alla porta. Affrontiamo le difficoltà della vita, il dramma della precarietà e della disoccupazione. Tutti insieme, in questa periferia geografica troppo dimenticata.
Stiamo dalla parte del Bambino e con la forza che ci viene da Lui diciamo no ai muri di un’umanità senza cuore. Siamo tutti mendicanti d’amore! Il Bambino è Gesù che ci arricchisce del suo amore infinito. Con la sua nascita tutto cambia. Nessuno può dire: non m’interessa, non posso conoscerlo. No, Dio ha in Lui il volto del bambino, ha un nome: Amore. Oggi è nato l’Amore. L’Amore infinito ha assunto la nostra carne mortale!
AUGURI! E’ Natale anche per te!
Francesco Oliva
–
Cari giovani studenti,
Non voglio fare a meno anche in questo Natale di far sentire la mia voce. Voce di uno che di natale ne ha vissuto tanti. Ma che ancora oggi ne sente il bisogno. E’ il bisogno di chi vede nel Natale la novità delle novità, la possibilità, cioè, che quel desiderio di Verità che ogni uomo si porta dentro possa trovare risposta. Nella povertà dei segni, in una grotta, rifugio di pastori. A Betlemme, piccolo paese della Giudea. Oggi diviso dal “muro di separazione”, (in ebraico: גדר ההפרדה, o חומת ההפרדה, od anche גדר הביטחון, rispettivamente “barriera di separazione”, “muro di separazione”; in arabo: جدار إسرائيلي عازل), realizzato per dividere gli Israeliani dai Palestinesi. Quel muro separa ciò che quel Bambino nato 2000 anni fa aveva voluto unire: è il muro della separazione tra popoli. Quanta sofferenza nel vedere quel muro invalicabile costruito perché il fratello non incontri il fratello, la famiglia umana perda la sua originaria unità. Sì, la famiglia umana è una, pur nella diversità di popoli, razze e religioni. Chi può distruggere questa unità? Con voi giovani in questo Natale sogno un mondo di pace, ove Caino non uccide Abele, ove tutti gli uomini sappiano rivolgersi a Dio chiamandolo “Padre nostro”, come Gesù ci ha insegnato. Un mondo ove non esistono fabbriche di armi, ove l’uomo vinca la tentazione della guerra, ove i confini degli stati non siano invalicabili. Sogno un mondo diverso, un mondo di pace. E’ il sogno di quella umanità nuova che il Bambino Gesù vuole realizzare con te. Sì, con te, che ami la vita, che vuoi con lo studio vuoi conoscere ciò che è bello, ciò che è vero, ciò che è buono. A te giovane chiedo di non voltare le spalle a quel Bimbo. Accoglilo con gioia, ha tanto da dirti. E’ un Dio che viene per te, che vuole unirsi a te in un vincolo di eterno Amore. Un Amore che si fa carico delle tue povertà, che vuole condividere i tuoi sogni e speranze.
Chiunque tu sia, qualunque sia la tua situazione personale, se festeggi il Natale chiediti: sto dalla parte di Colui che è nato 2000 anni fa? Voglio costruire con Lui una società più solidale? Contribuisco anch’io a costruire steccati e muri in un’umanità senza cuore?
Siamo tutti mendicanti d’amore, accogliamo il Bambino Gesù. Con la sua nascita tutto può cambiare. Nessuno può dire: non m’interessa, non m’importa conoscerlo! Il Bambino è nato anche per te e nel presepe ti dice: sono qui per te, sono nato per portarti la gioia e la pace.
Buon Natale a te, ai tuoi insegnanti e a tutto il bel mondo della scuola!
Auguri!
Francesco Oliva