DI SEGUITO LA PRECISAZIONE DEL CITTADINO BOVALINESE FRANCESCO MACRI’
Volevo sottolineare la realtà delle cose riguardo all’incendio di sabato notte della mia vettura.
{loadposition articolointerno, rounded}
I periti dei vigili del fuoco, la polizia e carabinieri hanno nettamente escluso che si tratti di incendio doloso. Le indagini non erano nemmeno partite quando la notizia è stata data, comunque non ho mai avuto problemi di nessun genere sia privati che lavorativi e soprattutto non è presente la minima traccia di combustioni riconducibili a dolo.
Si tratta di corto circuito partito dall’interno del motore. Sottolineo ciò con l’intento di frenare qualsiasi forma di solidarietà e l’inutile allusione a fenomeni che già di suo inaridiscono sempre più il nostro territorio che avrebbe bisogno di tutt’altro per rilanciarsi.
Fin qui la precisazione del signor Macrì, dalla quale giunge conferma della combustione non dovuta a cause dolose della propria autovettura.
Giova ricordare, però, che come è agevole riscontrare rileggendo l’articolo redatto dalla collega Adelina Beatrice Scorda nella notte tra sabato e domenica scorsi, proprio il corto circuito è stato inserito come la causa più probabile dell’incendio e come nessuna allusione ad altri fenomeni di cui parla il signor Macrì sia stata fatta nell’articolo.
Bovalino, ancora un’auto in fiamme
Sulla rilevanza pubblica della notizia, poi, riteniamo indicativo il fatto che la stessa sia stata ripresa anche da altre testate.
Gianluca Albanese – direttore responsabile www.lentelocale.it