di Domenica Bumbaca
LOCRI- “Donare il sangue fa bene!”. Con questo slogan la locale Sezione dell’Avis (Associazione Volontari Italiani Sangue), presieduta da Marina Leone, ha sensibilizzato gli studenti delle classi quarta e quinta della scuola primaria, seconda e terza delle scuole secondarie di primo grado e delle classi quarta e quinta delle scuole secondarie di secondo grado della Locride, invitandoli a partecipare al concorso riguardante temi sull’ importanza e sul valore della donazione.
{loadposition articolointerno, rounded}
Così stamattina nell’aula magna dei Licei – Istituto “Giuseppe Mazzini” (ex Magistrale) di Locri, la cerimonia di consegna delle borse di studio ai vincitori del concorso ha concluso al meglio la sua quarta edizione. L’Avis Comunale di Locri ha premiato gli studenti che – a parere della Giuria, composta da monsignor Cornelio Femia, amministratore diocesano della Chiesa di Locri-Gerace, professor Giovanni Pizzati, dirigente scolastico in quiescenza, Emanuela Ientile, giornalista e grafico creativo. – hanno meglio interpretato la tematica specifica del bando.
I concorrenti hanno partecipato, individualmente o in gruppo, al concorso espressivo di arti grafiche e strumenti di comunicazione visiva, informatica, audio e/o video, per l’ideazione di manifesti pubblicitari, video, messaggi audio ed ogni altra espressione grafica e comunicativa, con lo scopo di promuovere la donazione del sangue. I vincitori delle tre sezioni (Scuola Primaria, Scuola Secondaria di 1°e 2°) hanno ricevuto tre borse di studio rispettivamente dal valore di 300, 400 e 500 euro.
«La sinergia con le scuole è un fattore importante perché contribuisce a creare consapevolezza, ed a realizzare insieme l’idea di cittadinanza attiva e responsabile, presupposti fondamentali per la creazione del bene comune” ha riferito la presidente dell’Avis di Locri, Leone. “Nel 2015 festeggeremo i 30 anni di attività, segnati da un continuo aumento degli iscritti, a testimonianza della validità della nostra missione improntata sull’altruismo e sulla solidarietà».
Hanno portato i loro saluti Giuseppe Loprete, dirigente scolastico Istituto “Mazzini” di Locri, Anna Rosa Sofia, assessore comunale alla Pubblica Istruzione e Cultura, , Nino Posterino, presidente provinciale Avis Reggio Calabria, Nicola Ritorto, consigliere regionale Avis Calabria, Giulia Audino, presidente Gadco Locri e Vito Aversa, presidente Aido Locri
ECCO I VINCITORI:
SETTORE SCUOLA PRIMARIA
Classe V^ Plesso “Santa Monica” Locri, Istituto Comprensivo “De Amicis- Maresca” Locri
Motivazioni: gli alunni hanno saputo cogliere le finalità del concorso rappresentando con chiarezza ed efficacemente, in una società sempre più freneticamente condizionata dalla corsa continua e dal coinvolgimento tecnologico, il messaggio perché l’uomo si fermi e pensi anche ai bisogni ed alle esigenze del proprio simile al quale può anche “offrire” la vita con un gesto semplice ma carico d’amore.
SETTORE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
1)- Ex aequo: Daniele OCELLO, Classe II^ C Scuola Media “Maresca” Locri e Classe III^ B Istituto “Emanuele Terrana “ di Ardore
Motivazioni:
1)- Daniele Ocello, con un elaborato fumettistico di facile lettura, ha saputo tracciare la fasi della donazione di sangue ed il significato dell’importanza del gesto da cui spesso può dipendere la salvezza d’una vita. Nel contempo, l’alunno, è riuscito- sempre con descrizione semplice ma efficace- a manifestare la gioia interiore che il donatore prova dopo la donazione; una gioia accresciuta dalla notizia che quel suo gesto ha salvato una persona di cui, quasi sempre, non conosce nemmeno le generalità
2)- Classe III^ B Ist. “Terrana” di Ardore: L’elaborato della classe, rifacentesi anche ad una remota iconografia dal richiamo evangelico (la vite), ha saputo con semplicità ed incisività lanciare un messaggio pratico sugli effetti clinico- terapeutici che una donazione di sangue può comportare. Una vita che rischia di
spegnersi si riaffaccia a nuovi orizzonti grazie all’altruismo di un donatore.
SETTORE SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO
Ex aequo: Classe V^ C Istituto Statale d’Arte “Pasquale Panetta” di Locri e studenti della V^ D dell’Istituto “Licei G.Mazzini” di Locri
Motivazioni:
1)- Classe V^ C Istituto Statale d’Arte “Pasquale Panetta” di Locri
L’elaborato è stato premiato per il suo messaggio insito nella pregevolezza dell’opera in cui la donna, simbolo poliedrico di vita, di donazione e di bellezza, con la sua dolcezza ed il suo amore prevalentemente materno porta in sé- per sua stessa natura- forti messaggi di assoluto altruismo cui nessuno può restare insensibile. L’opera pittorica, pertanto, si è distinta anche perché considerata metafora e strumento di messaggi capaci di ingentilire l’animo soprattutto in un’epoca in cui, purtroppo, l’abbrutimento dello spirito e la violenza, imperversano tristemente.
2)- Gabriella Aquino, Danila Calvi, Roberta Grupico, Marika Romeo della Classe V^ D “Istituto Licei G. Mazzini” di Locri
I concorrenti, cogliendo pienamente il messaggio, sono riusciti ad esprimersi con un elaborato d’immediata lettura e comprensione. Hanno altresì saputo offrire, a chi lo legge ed interpreta, la possibilità di porre un confronto tra il valore della donazione (la siringa col sangue) ed il disvalore di altre pratiche (la stessa siringa che non deve essere riempita di altre sostanze, ad esempio droghe) che causano danni enormi e spesso irreversibili. Un messaggio pedagogico, pertanto, proveniente da giovani e destinato, anche ad altri giovani, loro coetanei, per sperare in un futuro altamente solidale.
MENZIONI:
1)- Francesca Condò (Classe II^A Istituto Comprensivo “5 Martiri” di Gerace, Scuola Media “D.Scoleri”)
2)- Elena Cardinali, Alessia Castelvetere, Giuseppe Giorgi, Maria Milieri, Serena Pepe, Francesco Rocca della Classe III^ A dell’Istituto “Emanuela Terrana” di Ardore
La Giuria da atto che tutti i concorrenti hanno manifestato impegno e volontà di approfondimento della tematica loro assegnata. Dai loro elaborati è coralmente emerso che essi vivono con interesse certi problemi e che, a volte, basta che siano affiancati dagli adulti e siano destinatari di positivi messaggi perché vengano in loro risvegliati principi e valori di cui, fortunatamente, risultano essere portatori.