R. & P.
Il movimento politico Azione Identitaria Calabria ha provveduto ad inviare in regalo al sindaco di Riace, Domenico Lucano, una copia del Libro , scritto nel 1973 da Jean Raspail, un romanziere francese.
Un libro dal contenuto altamente profetico che racconta di una moltitudine di poveri che, dall’India, si impadronisce di una flotta per invadere l’Europa con la complicità di missionari cristiani ed organizzazioni umanitarie e, quando ciò avviene, l’impreparazione e la confusione in cui si vengono a trovare i capi di Stato delle nazioni europee fanno si che anche le stesse classi dirigenti preparino il terreno alla sostituzione etnica dei popoli.
Questa fatica letteraria di Raspail è geniale e fa oltremodo gelare il sangue per le sue perfette analogie con la situazione che oggi si sta verificando col fenomeno immigratorio, soprattutto nella parte della descrizione dei vantaggi economici ed i tornaconto personali di chi favorisce questa invasione extraeuropea che, in un futuro immaginario descritto dall’autore, porta alla disintegrazione l’intero vecchio continente, sradicandolo dalle proprie radici culturali e tradizionali.
Oggi vi sono numerosi testi e saggi che parlano del fenomeno immigratorio, letture e riflessioni pro e contro, ma noi abbiamo preferito inviare “Il Campo dei Santi”, per il suo contenuto profetico (scritto 43 anni fa), filosofico, politico e religioso (non a caso infatti il titolo del libro è tratto da una citazione biblica: Apocalisse,20 7-9), ad un personaggio istituzionale che porta come paradigma la sostituzione etnica che è avvenuta nella sua comunità di Riace.
Ci auguriamo che il sindaco Lucano accetti di buon grado questo nostro omaggio che vuole essere un invito, per lui e per tutti quei suoi colleghi calabresi che hanno la stessa visione distorta del fenomeno immigratorio, a riflettere a cosa si potrebbe andare incontro seguendo un certo percorso di chiara natura xenofila.
Mai come oggi assistiamo a discorsi e messianiche linee contornate da un senso di eroismo e santità volte a trasformare la storia e soprattutto l’etica, in particolare quella religiosa, ad un derivato dell’economia. Auguriamo dunque al sindaco Domenico Lucano una buona lettura ed una profonda ed onesta riflessione, indispensabile per arrestare una spirale di riflessi anti-storica in cui è caduta la classe dirigente e clericale che respinge cultura, tradizione e radici della nostra Europa e dei nostri borghi medievali, considerando il fenomeno immigratorio una risorsa, quando in realtà è un grave danno che viene inferto, ai popoli invasi ed invasori, attraverso l’azzeramento di tutte le differenze etniche e culturali.
Azione Identitaria Calabria