Con riferimento alle notizie di stampa dei giorni scorsi in merito all’azzeramento della Giunta comunale di Riace, sono necessarie alcune precisazioni:
non sono in discussione i poteri del sindaco in merito ai componenti della propria Giunta, ma i metodi e la tempistica.
Non corrisponde al vero che, il programma elettorale prevedeva la rotazione semestrale dei componenti della Giunta. Il programma e i documenti in possesso del consigliere Maurizio Cimino, lo comprovano.
In ogni caso, preso atto della volontà del sindaco Lucano di effettuare la rotazione semestrale degli assessori, ci si augura che in futuro questo impegno venga mantenuto con maggiore puntualità e dunque sia garantito a tutti i consiglieri di maggioranza di ricoprire quel ruolo.
E’ falso quanto affermato dal sindaco Domenico Lucano di aver “fatto tutto da solo” in occasione dell’acquisizione al patrimonio comunale dei beni confiscati alla ‘ndrangheta per la creazione di un ostello della gioventù. Dimentica il sindaco che la lotta alla illegalità, al malaffare e al clientelismo non è stata una sua prerogativa esclusiva, ma anche dei suoi assessori CIMINO e VALILA’, che con entusiasmo, apprezzato e decantato dal sindaco, hanno sottoscritto senza esito alcuno, gli atti di loro competenza con cui si è concretizzata l’azione amministrativa comunale in questione.
Gli assessori uscenti non sono iscritti al partito di Peppino Impastato, ma hanno sempre operato, anche amministrativamente, ispirati proprio dagli stessi principi di legalità e trasparenza, visto che non occorre essere iscritti a quel “partito” per essere onesti. Gli atti amministrativi di questi tre anni ne sono la prova migliore. Proprio per questo, si chiedono se Peppino Impastato avrebbe ceduto ed assecondato alla richiesta minatoria di dimissioni ad un suo assessore per revocarlo dall’incarico dopo due anni e mezzo di ritardo, rispetto ad un accordo elettorale inesistente.
Nessuno degli assessori revocati teme verifiche da parte dell’antimafia o di qualsiasi altro organo o Autorità dello Stato, anzi le auspicano in tempi brevi e ne chiedono l’estensione all’attuale grave situazione economico/patrimoniale del Comune e a tutte le attività amministrative passate, presenti e future ed anche a quelle “divergenze” in Giunta che hanno consentito la riesumazione – dopo due anni e mezzo – dell’inesistente accordo elettorale di rotazione assessorile.
L’impegno dell’ex vicesindaco Cimino e dell’ex assessore Valilà è stato sempre improntato alla legalità, alla trasparenza e alla costanza: ne sono la prova migliore il loro riconosciuto ed apprezzato impegno quotidiano a favore della non declassificazione dei cittadini di Riace, rispetto alla pure apprezzata “accoglienza” a favore degli immigrati. Ne sono prova evidente i finanziamenti per i parcheggi, le strade e la rotatoria sulla SS106, nonchè il comodato d’uso dell’area antistante il piazzale ferrovia, per citarne solo alcuni, da loro fortemente cercati e ottenuti e di cui, stranamente, sui media non si parla rispetto ad altre opere minori (alcune oggetto di indagini), tanto decantate.
Di tutto si riparlerà dunque tra sei mesi, durante i quali i consiglieri CIMINO e VALILA’ proseguiranno la loro attività amministrativa a favore di Riace nel rispetto del programma elettorale.
Avv. Paola DIMASI
Avv. Giuseppe GERVASI