di Adelina B. Scorda
BRANCALEONE – È terminato intorno alle 5.00 di questa mattina, dopo circa nove ore di ispezione e prelievi, l’esame autoptico sul corpo della badante di nazionalità ucraina, uccisa a Brancaleone domenica scorsa. Il suo corpo ritrovato vicino un canneto in uno spicchio di spiaggia isolato, solo nel pomeriggio di domenica, raccontava già molto: lo slip del bikini indossato da Tatiana era scomposto, una grossa ferita sul capo e il corpo semi-ustionato in un tentativo maldestro dell’assassino di nascondere eventuali tracce. E poi quella telefonata all’amica, qualcuno o qualcosa la turbava in quel pomeriggio assolato di domenica.
Continuano ad indagare gli uomini del capitano Francesco Donvito e del Maggiore Alessandro Mucci, coordinati dal sostituto procuratore Salvatore Cosentino, continuano ad indagare, si restringe la cerchia dei sospettati e si fa strada la figura di un terzo. Gli inquirenti starebbero procedendo in queste ore ad eseguire maggiori controlli, su una figura in particolare, ulteriori informazioni sono soggette a segreto istruttorio, gli investigatori, avvalendosi anche di tecniche di intercettazioni del supporto dei tabulati telefonici della vittima e delle cellule telefoniche ricadenti nell’area in cui si trovava Tatiana potrebbero ricostruire più chiaramente la dinamica degli eventi. Rimane, tuttavia, pressante l’ipotesi dello stupro subito da Tatiana poco prima di morire. Forse la sua bellezza, il suo fascino nordico, l’ha resa anche troppo appetibile agli occhi di chi si è sentito respinto. Nella sua vita sono transitati diversi uomini, una mentalità diversa, più aperta, più libera, un vulcano di emozioni, che forse alla fine ha travolto ingiustamente anche lei. Intanto fra i cittadini di Brancaleone si fa strada un profondo sentimento di solidarietà, si è costituito in questo giorni a Brancaleone un comitato spontaneo e permanente presso la chiesa parrocchiale che ha avviato una raccolta fondi al fine di consentire il rimpatrio della salma nella sua terra d’origine, un gesto d’amore per consentire a Tatiana di riposare accanto ai suoi cari.