R. & P.
Quali iniziative, nell’ambito delle proprie competenze, intenda assumere il Ministro dell’Economia Padoan al fine di monitorare la situazione della Banca di Credito Cooperativo di Cittanova a garanzia di quanti, soci e correntisti, hanno sempre agito correttamente e ora sono fortemente preoccupati sul futuro di tale istituto di credito?
Il deputato democrat, Demetrio Battaglia, ha presentato una interrogazione a risposta in commissione sulla vicenda della banca cittanovese.
Il parlamentare ha premesso che la Banca di Italia, a seguito di una azione di vigilanza avviata nel 2014 nella quale avrebbe riscontrato gravi irregolarità e ripetute violazione delle norme antiriciclaggio, ha proceduto nel mese di marzo u.s. al commissariamento della Banca di Credito cooperativo di Cittanova, in provincia di Reggio Calabria.
Continua Battaglia esponendo come nell’azione ispettiva posta in essere da Bankitalia, sarebbero emerse gravi violazioni della normativa antiriciclaggio e un elevato numero di relazioni intrattenute dalla Bcc con controparti interessate da indagini o provvedimenti della Direzione Distrettuale Antimafia o con soggetti a loro collegati nonché finanziamenti concessi a soggetti sotto indagine ed anche una movimentazione anomala e per importi significativi (circa 25 milioni nell’ultimo triennio, importi inusuali per una Bcc) nonostante il rischio di riciclaggio.
La Banca non avrebbe attivato alcuno degli interventi chiesti dalla Vigilanza – scrive Battaglia – inducendo Bankitalia a far scattare appunto l’amministrazione straordinaria, nonostante la Bcc abbia una situazione patrimoniale solida e conti su 8 filiali e 59 dipendenti.
La gestione della Bcc è ora affidata ai commissari che si sono insediati lunedì scorso, 3 aprile, e che opereranno sotto la supervisione della Banca d’Italia.