di Redazione
BENESTARE – Si è concluso giovedì scorso nella piazza della Memoria Civile a Benestare, con applausi, entusiasmo e molte soddisfazioni il Grest organizzato dalla parrocchia S. Maria della Miesericordia, di Benestare e quella di S. Caterina v. e m. di Bovalino Superiore.
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Una collaborazione, questa tra le due comunità religiose, che continua a coinvolgere moltissimi ragazzi, come già avvenuto in occasione di eventi importanti come la Giornata della Pace, dello scorso 18 Gennaio, e la Festa di Don Bosco, del 8 – 9 Febbraio. Due realtà quindi che vivono e che sono vive, che portano avanti proprio le idee di Don Bosco, patrono dei giovani, e che assieme si sono ritrovate e hanno sposato un percorso comune di crescita educativa. Il tutto grazie alla figura di Don Rigobert Elangui, che davanti a tante difficoltà non si è mai arreso, avvicinando e creando un gruppo forte e solido di ragazzi e ragazze, ai quali va l’ennesimo merito per la riuscita di quest’ultima iniziativa, dimostrando ancora una volta continuità in questo progetto di unità tra le due parrocchie, ottenendo costantemente ottime soddisfazioni. Il Grest, l’appuntamento che molti bambini dai 6 ai 14 anni attendono con trepidante entusiasmo, quest’anno ha segnato un record, infatti, sono state ben 117 le iscrizioni registrate per il periodo di attività che andava dal 21 al 31 Luglio. Il Grest, appunto, si è dimostrato non soltanto un’occasione per stare assieme, di svago e di divertimento, ma ha dato prova di quanto certi valori e idee se messe assieme, se interlacciate l’una con l’altra, se mosse dalla volontà di capire il singolo animo e rivolte all’aggregazione, possano superare difficoltà, problematiche, temi sociali rilevanti, dando vita ad una realtà che non vuole solo mandare messaggi che un’altra società è possibile, ma rende questo concetto materialità, lo è, lo mette in mostra ed i risultati hanno il volto dei bambini e dei loro genitori, sorridenti e felici, ma anche tristi, perché questo tipo di Grest, vogliano non duri solo quei dieci giorni d’estate . Ogni anno come consuetudine, il Grest ha un tema bene preciso, quello di quest’anno era l’abitare, lo slogan è, infatti, “Piano Terra”: esistono ville, palazzi, castelli, grattacieli, ma tutti partono da lì, dal piano terra. Segno che alla base di ogni casa, come della famiglia, delle relazioni, del Grest, in questo caso, devono esserci basi solide, fondamenta che sostengono tutto quello che sale verso l’alto. Ma “PianoTerra” ci ricorda, allargando lo sguardo, il pianeta su cui viviamo, che abitiamo e che ci è stato donato affinché ce ne prendessimo cura. Tale iniziativa viene come sempre organizzata, collocando i ragazzi in varie squadre, quest’anno le squadre sono state denominate con i nomi delle professioni e dei mestieri che servono a costruire una casa: muratori, elettricisti, idraulici ed imbianchini, questi i nomi delle squadre. Ma a stimolare la creatività dei ragazzi, ci hanno pensato i laboratori, infatti, ogni bambino ha potuto scegliere tra: cinema, cucina, giardinaggio, arte e danza. I lavori svolti da ogni singolo laboratorio sono stati esibiti nella serata conclusiva, svoltasi giovedì scorso, dove in una bellissima atmosfera di gioia ed emozione, ma soprattutto davanti alla presenza del nuovo Vescovo della Diocesi Locri-Gerace, Don Francesco Oliva, i ragazzi hanno dato prova dei loro talenti e delle loro abilità, mostrando tutto ciò che in quei dieci giorni hanno imparato. Dalle coreografie elaborate dal laboratorio danza all’infiorata del laboratorio giardinaggio, da molti oggetti di uso comune fabbricati dal laboratorio arte alla messa in scena del cortometraggio ideato e realizzato dai piccoli attori del laboratorio cinema, senza dimenticare assolutamente la simpatica esibizione sul palco del laboratorio cucina, che hanno riprodotto in piccolo stile il programma televisivo “Master Chef”. Tanti colori e tante emozioni, non solo nella serata finale, ma in ognuna delle mattinate trascorse nella piazza della Memoria Civile e nei locali della Scuola Elementare e Media, hanno accompagnato questi giorni intensi e ricchi di valori che sicuramente i bambini non dimenticheranno, ma che senza l’impegno dei quasi 40 animatori, difficilmente si sarebbe potuto raccontare di questa magnifica esperienza, per i ragazzi, i genitori, gli educatori e la società civile tutta, di Benestare e di Bovalino Superiore. A completare il quadro non si possono che non spendere parole di elogio e di gratitudine per il lavoro svolto e la passione incontrastata che il parroco, Don Rigobert, mette al servizio delle comunità. Concludendo e avendo vissuto da vicino questa realtà, non posso che manifestare la mia convinzione di quanto in questo mondo siamo tutti incredibilmente e straordinariamente diversi, quanto tutti ugualmente esseri umani, che dimostrano di saper vivere e vogliono vivere in un mondo migliore. E un mondo migliore lo si forma, appunto, dal piano terra, dalla base, dalle fondamenta, quindi dai più piccoli, dai bambini, una forza indissolubile per costruire grattacieli indistruttibili.