BENESTARE – Consegnati questa mattina gli alloggi comunali, previsti per le famiglie disagiate del paese. In totale sono dieci gli appartamenti realizzati dall’Artep di Reggio Calabria, nello specifico dal Commissario Giovanni Artuso e dal direttore tecnico Giuseppe Redente, di cui uno per disabili, ma solo sette su nove le famiglie presenti oggi all’assegnazione. A presenziare alla consegna ufficiale oltre al sindaco Rosario Rocca e all’’assessore alle politiche sociali Domenico Mantegna, anche alcuni membri dell’esecutivo, i tecnici comunali e due rappresentanti dell’Artep di Reggio Calabria, Nicola Morena e Ugo Cappellini. La trepidazione era palpabile e ovviamente comprensibile, da ben undici anni si attendeva questo momento, era il 21 marzo del 2001 l’anno di inizio del progetto. ‹‹Il percorso che ha caratterizzato la realizzazione dell’opera – ha dichiarato l’assessore Mantegna – è stato oltre che lungo estremamente complesso. Negli ultimi tempi, infatti, oltre alle difficoltà tecniche e gestionali che ci siamo trovati ad affrontare, abbiamo dovuto fare i conti con un fenomeno “nuovo” per la nostra comunità. Microcriminalità e atti vandalici – ha proseguito il vicesindaco – hanno non solo rallentato la consegna degli alloggi ma causato una maggiorazione nella spesa di circa 10 mila euro››. Altre difficoltà, poi, sono state anche riscontrate nello stilare le graduatorie ‹‹la popolazione – ha spiegato Filippoi Cataldo – responsabile dell’ufficio tecnico comunale – non era pronta a recepire la necessità della documentazione richiesta›› frutto, forse di un’eccessiva burocratizzazione delle richieste. ‹‹La fine di un percorso difficile e complesso, – così l’ha definito il sindaco Rosario Rocca – ma nonostante i tempi di sicuro non celeri e le difficoltà a cui siamo andati in contro, oggi è un giorno speciale che ha una grande importanza per la nostra cittadina. Per questo voglio ringraziare tutti quelli che hanno permesso la realizzazione di questo progetto, in particolare l’assessore Mantegna che in prima persona e senza mai risparmiarsi ha seguito l’iter burocratico ed esecutivo, credo che a lui oggi vadano i meriti››. Ma la firma posta in calce oggi, ad una ad una dalle sette famiglie benestaresi, pone forse la parola fine ad un percorso troppo lungo e travagliato, causato non solo da una troppo angusta burocrazia ma anche da atti di microcriminalità che in questi anni hanno visto deturpare e saccheggiare, per quel che era possibile, i dieci alloggi, da qui anche la scelta di non dotare gli appartamenti, fin al completo insediamento dei condomini, di caldaie e elementi, già una volta inseriti e tempestivamente rubati.
ADELINA B. SCORDA