di Adelina B. Scorda
BENESTARE – Il nuovo anno scolastico inizia con una petizione che i genitori degli alunni, frequentanti la pluriclasse seconda/quinta della scuola primaria di Benestare, hanno inviato al Dirigente scolastico, dell’Istituto Comprensivo di Ardore, Benestare, Careri, Ciminà e all’ Atp (ex provveditorato di Reggio Calabria). La ragione che spinge i genitori dei piccoli studenti a un gesto così deciso è la condizione di sofferenza che i bambini sono costretti a sopportare, ogni giorno a causa del sovraffollamento delle classi.
‹‹Una situazione insostenibile – dichiarano i genitori – i bambini della pluriclasse 2^/5^, in tutto 19, sono costretti a sostare per tutto il tempo delle attività scolastiche in un’aula piccola che ha una capienza massima di 17 persone. Inoltre, all’interno della classe vi è un alunno con sindrome di down, il quale necessita di spazi più ampi e idonei per le specifiche attività di individualizzazione a lui destinate. Tutto ciò compromette e rende improduttiva non solo l’attività didattica dei docenti, ma principalmente si ripercuote sulla salute, sul benessere psicofisico e cognitivo dei bambini. Inoltre – lamentano i genitori – ad oggi non ci è stato possibile prendere visione del documento si valutazione dei rischi nella scuola, tanto è vero che non ci risulta sia mai stato divulgato al personale per come prevede la norma, né risulta esposto all’albo della scuola e divulgato nei vari plessi››. Documento, questo, che quando redatto in ogni sua parte, descrive la superficie delle singole classi ed il numero degli alunni che possono essere ospitati e permette al dirigente scolastico di formare le classi. Una protesta, nata sul web e che per certi versi ha coinvolto anche il sindaco di Benestare, quale organo amministrativo, in dovere di fare qualcosa. La richiesta, portata sui tavoli delle autorità competenti, chiede lo sdoppiamento della pluriclasse seconda/quinta al fine di poter garantire un’adeguata offerta formativa ed il rispetto dei parametri di sicurezza dei propri figli. I genitori, pretendono, infatti, la semplice considerazione e applicazione l’art. 10 del D.P.R. 81 del 20 marzo 2009, secondo cui le pluriclassi sono costituite da non meno di 8 e non più di 18 alunni e del D.M. del 18 dicembre del 1975 che fissa la “densità di affollamento” in 1,96 metri nelle secondarie di secondo grado e 1,80 negli ordini precedenti di scuola. La pluriclasse è invece costituita da 19 alunni (9 di seconda e 10 di quinta) situati in un’aula la cui superficie non consente la capienza di 20 o, addirittura, 21 persone (quando è presente anche l’insegnante di sostegno). Un diritto all’istruzione, che per certi versi appare limitato, contratto, la presenza di un ragazzo disabile, bisognoso di maggiori attenzioni di percorsi particolare al fine di garantirgli la possibilità di giungere agli stessi risultati dei suoi compagni aggrava e rende la problematica estremamente più delicata oltre che urgente. Come ha ricordato una mamma che è anche insegnante: ‹‹I bambini, per crescere bene, hanno bisogno di tanto movimento, ma io oggi ai miei alunni sono costretta a dire: “Bambini, non vi potete muovere, altrimenti vi fate male!” E’ questa la scuola che vogliamo?››