di Adelina B. Scorda
BENESTARE – Annullare o rimandare i consigli comunali pare si diventata una pratica consueta così dopo il rinvio del civico consesso di Bovalino, Benestare si trova costretto ad annullare la seduta consiliare del 30 aprile. Il motivo? Per consentire al consigliere in surroga Armando Romeo, di partecipare all’assise comunale dopo avere preso visone della documentazione messa a disposizione dei componenti dell’organo consiliare, in particolare gli atti di deliberazione del conto consuntivo 2012 e i relativi allegati.
L’avviso di convocazione del consiglio al consigliere Romeo non è stata, infatti, disposta nei termini di legge e ciò avrebbe potuto comportare la nullità parziale degli atti adottati nella seduta consiliare del 30.04.2013. Così su proposta del segretario comunale, accolta in toto dall’esecutivo, si è deciso di annullare parzialmente la seduta una forma di autotutela che ha rimettere in stato di concertazione il regolamento di funzionamento della stazione unica appaltante e il conto consuntivo anno 2012. ‹‹Pur essendo in una posizione di correttezza – ha dichiarato in apertura di seduta il segretario comunale – in quanto la surroga del consigliere diviene attiva nel momento in cui delibera il consiglio, abbiamo voluto annullare parzialmente la seduta e per evitare le problematiche di un possibile ricorso si è preferito adottare un’altra strada››. Tuttavia anche durante la seduta consiliare di questo pomeriggio, la minoranza ha disertato l’assise, consentendo così che i punti all’ordine del giorno e in particolare l’approvazione del conto consuntivo 2012 fossero approvati coni soli voti della maggioranza. ‹‹Avremmo voluto confrontarci con l’opposizione – ha dichiarato Rocca – anche perché nella precedente seduta era stato richiesto proprio dalla minoranza la presenza del ragioniere del revisore dei conti, ma anche questa volta non è stato possibile. La loro assenza – ha proseguito – non consente quel confronto politico che è necessario in qualunque amministrazione, penalizzando soprattutto i cittadini. La minoranza ha voluto attaccare ancora una volta la maggioranza strumentalizzando la polemica concentrando la propria attenzione solo sulla cassa. Non capendo che purtroppo la cassa non esiste più, anche le amministrazioni più solide hanno una condizione finanziaria esigua››. Altri i modi per porre rimedio alle difficoltà economiche, uno fra molti parte da una proposta del sindaco: ‹‹io inviterei tutto il consiglio a rendere pubbliche le proprie bollette e le tasse pagate – ha detto il sindaco – dico questo perché se il consiglio comunale dà il buon esempio possiamo veramente fare degli importanti passi in avanti››, già perché, e questo è risaputo, la lotta all’evasione fiscale è un fatto culturale prima di tutto.