Doveva essere una semplice manifestazione di solidarietà e vicinanza al parroco di Benestare, don Rigo, ma, la fiaccolata organizzata dall’amministrazione e dalla cittadinanza benestarese, si è trasformata in un tributo alla legalità e all’amore. Presenti il vice Ministro agli interni Bubbico, il Prefetto di Reggio Calabria Pisciteli, il Questore Longo, il presidente provinciale della Guardia di Finanza, il presidente di assocomuni Giuseppe Strangio e il presidente dell’associazione dei sindaci Giorgio imperitura.
Siamo partiti in silenzio da piazza municipio, in prima fila c’erano i bambini con vari striscioni a testimoniare l’affetto che nutrono verso il loro parroco, a popolare il lungo cordone umano le confraternite cittadine, le autorità presenti e molta, moltissima gente. A moderare gli interventi seguiti alla fiaccolata l’assessore Giuseppe Portolesi che dopo aver espresso tutta la sua vicinanza e amicizia a don Rigo ha ceduto la parola al sindaco Rosario Rocca che ha voluto rimarcare con forza le qualità morali e umani del parroco e l’eccellente lavoro svolto a benestare soprattutto con i giovani. <<Benestare – ha detto Rocca – deve tornare ad essere il fiore all’occhiello di tutta la locride come qualche decennio fa. La gente deve ritornare a coltivare un grande valore : la speranza. Mi auguro che la speranza sia collettiva, ed inoltre ha invitato tutti a mettere da parte gli interessi personali a favore del benessere di tutti. Ha sottolineato che insieme possiamo superare tutto ciò . Anche il vice ministro si è riallacciato a questo concetto. Questo episodio vile e violento dobbiamo trasformarlo in occasione per crescere e progredire nel rispetto verso gli altri.>> A intervenire anche il Ministro Bubbico che ha detto: <<Sono qui per testimoniare la vicinanza mia personale, del ministro e delle istituzioni a questo territorio, alla Chiesa e a tutti i cittadini che ogni giorno sono in prima linea nella lotta alle mafie. Una società che si lascia intimidire dalle minacce rinuncia alla speranza. Il nostro Paese non se lo può permettere, soprattutto al Sud, dove e’ maggiore il carico di sofferenza. Dobbiamo rispondere – ha proseguito -alla richiesta di sicurezza e legalità che proviene dai territori e dalla Calabria in particolare, che ha bisogno di essere sostenuta e valorizzata nelle sue energie migliori. E’ importante capire in questo momento che dipende da voi se don Rigo resterà con noi, dobbiamo chiederlo tutti insieme. Tutti insieme possiamo farcela. Saluto tutti voi – ha infine concluso -nella speranza di poter condividere una stagione di impegno, vincere la sfida più importante per una crescita civile economica nel rispetto della legalità>>. Non solo politiCI e personaggi di spicco hanno preso la parole, molti gruppi attivi all’interno della comunità benestarese hanno testimoniato la solidarietà, l’affetto, la vicinanza e la stima a don Righobert Elangui. Coinvolgenti le parole del vescovo <<pochi giorni fa l’ho nominato assistente alla commissione giustizia e pace a segno di stima nei suoi confronti. Chi ha commesso questo vile gesto è qui con noi o forse a casa. Io mi chiedo quando raggiungiamo la maturità morale umana e civile? mi chiedo perché bruciare la macchina, cosa bisogna capire da questo gesto. Non sappiamo chi ha fatto questo, forse è qui tra noi, ma mi chiedo dove sia la fede. Dobbiamo imparare a guardare in faccia le persone ma non con gesti vigliacchi>>