DI SEGUITO LA REPLICA DI IVANA PASCALE (DIRETTIVO PD DI BENESTARE)
A volte si rimane spiazzati di fronte a provocazioni di “tal fatta”, non perché si è sprovvisti di argomentazioni per controbattere e rimandare al mittente le velenose e offensive insinuazioni, ma semplicemente perché diventa estremamente difficoltoso, per chi avendo acquisito e consolidato uno stile comportamentale improntato sul rispetto delle opinioni e della dignità altrui, dover scendere ad un così basso livello di confronto ed assumere gli stessi toni sarcastici, venati da una sorta di arrogante quanto prepotente cinismo, attraverso i quali si lanciano invettive contro tutto e tutti indistintamente, senza preoccuparsi di capire chi si va a colpire.
Sappia il caro sig. Grenci che tra i cosiddetti “bastoncini spenti e servili” di cui parla vi sono militanti storici e di ultima generazione che hanno lavorato e lavorano con discrezione e dignità, nella continua costruzione di un partito il cui scopo prioritario è il progresso sociale e civile del paese, indipendentemente dal carisma mediatico del proprio leader di turno che, a primo acchito, potrebbe certamente rivelarsi un buon investimento elettorale, salvo poi tradursi, nel prosieguo dell’attività parlamentare e di governo, in un’ effimera bolla di sapone.
Noi siamo lontani anni luce da una mentalità e una militanza politica, ormai ricorrente, che ricerca il consenso solo attraverso le propagande mediatiche (e qui mi permetto di citare una frase di Luciano Violante) “… sembra che il consenso debba essere acquisito non per la qualità delle proposte, ma per l’intensità dello schiamazzo.” E, in un periodo in cui chi la “spara più grossa” produce un inconsapevole quanto inerme proselitismo di massa (vedi i vari Grillo e Berlusconi), Renzi certamente avrebbe ottime opportunità di vincere. Tuttavia, se ad una logica politica di stampo pseudo populistico si sostituissero proposte qualitativamente serie, responsabili e lungimiranti, allora non esiteremmo a salire sul “carro del vincitore”.