di Adelina B. Scorda
BIANCO – Sembrerebbero ormai lontani i tempi in cui non era la concordia a fare da padrona, una nuova primavera sta attraversando la cittadina di Bianco? I lavori dell’ultima assise comunale, tenutasi nella sala del consiglio nel pomeriggio, farebbero pensare proprio a questo, se si considera che i sette punti posti al vaglio di maggioranza e opposizione sono stati approvati con votazione unanime.
Un evento che ha quasi dell’incredibile, non perché fra le parti non viga la buona norma della collaborazione ma perché maggioranza e opposizione si sono trovate spesso e volentieri a non condividere azioni e gestioni della cosa pubblica. Probabilmente le questioni poste in causa non necessitavano di particolari disquisizioni o di calcoli arguti ma di una semplice cooperazione per scovare fra le variabili possibili quelle che più s’intersecasse con le necessità e bisogni del comune. Ad essere approvata, infatti, è stata l’adesione al partenariato di progetto per i Piani Locali di Lavoro, passo obbligato e consigliato con scadenza entro il 15 di aprile, ‹‹un’opportunità per il nostro territorio – ha spiegato Scordino – ma soprattutto per tutte quelle aziende e cooperative che sono il futuro, il motore della nostra terra››. Ad essere approvato anche l’impegno di spesa quinquennale per la raccolta dei rifiuti solidi urbani, attraverso il progetto di differenziata porta a porta di cui Bianco è anche il comune capofila di progetto che coinvolge altri sette comuni dell’area sud della Locride. In fase di valutazione e in attesa di risposte la probabile chiusura dell’ufficio del giudice di pace, che sta impegnando maggioranza e opposizione nella ricerca di una possibile soluzione che possa evitarne la scomparsa, evento che causerebbe alla cittadina un ulteriore ammanco di uffici e presidi istituzionali. A dover essere reperite, infatti, non solo le figure professionali richieste dal Ministero, ma la necessità di comprendere se le specificità tecniche richieste per il mantenimento degli uffici sono compatibili con gli immobili di proprietà comunale, in modo da annullare l’attuale spesa per l’affitto dei locali che attualmente ammonterebbe a circa 35 mila euro annui, cifra che con la nuova normativa ricadrebbe insieme agli oneri per le figure professionali sulle casse dell’Ente, spesa che Bianco attualmente non potrebbe permettersi senza fare qualche grosso sacrificio. A mettere d’accordo entrambi i poli, infine, il problema viabilità che da tempo interessa negativamente la provinciale Bianco – Pardesca e la necessità di giungere al più presto ad una soluzione.