di Adelina B. Scorda
BIANCO – ‹‹Se ci fossimo trovati noi al posto dell’attuale amministrazione avremmo, su una questione così delicata, quale localizzazione degli uffici e la pianta organica comunale allargato il contesto del confronto, convinti che da un confronto più aperto sarebbero emerse delle opportunità alternative più efficaci ed efficienti che una sola parte avrebbe potuto non considerare››.
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Quello che la minoranza del comune di Bianco e nello specifico i due consiglieri d’opposizione Rocco Miceli e Gianni Versace denunciano è la mancanza di dialogo fra le parti rappresentative della politica locale, soprattutto in ambito basilari per il futuro benessere dell’Ente. Nello specifico quello che l’opposizione denuncia è la scelta espletata dall’esecutivo di disporre un bando per il reclutamento di tre vigili urbani, mentre si è optato per la procedura di mobilità esterna per quanto concerne un posto di funzionario contabile. “La dotazione organica – spiegano – solitamente si espleta all’inizio del mandato in considerazione soprattutto degli obiettivi che la lista vincitrice vuole perseguire. Quello per cui sta optando la maggioranza fa conseguire un’organizzazione degli uffici forse un pò squilibrata”.
Entrando nello specifico la richiesta dell’opposizione consiste nel bloccare la procedura di mobilità volontaria anche sulla scorta di quelle che furono le promesse che il sindaco Scordino fece alla cittadinanza proprio in campagna elettorale. “Forse i cittadini di Bianco – proseguono – avrebbero gradito maggiormente la creazione di un nuovo posto di lavoro e non il trasferimento di personale già in forza in altri paesi”.
La decisione dell’esecutivo di dirigersi verso la procedura di mobilità esterna eliminando l’eventualità di un concorso a titoli, poggerebbe le proprie basi sulla difficoltà economico finanziarie che l’Ente starebbe subendo. “Questo sta a dimostrare come la maggioranza nell’arco di quasi cinque anni non è stata in grado di create quelle condizioni economico-finanziarie che avrebbero concesso al comune di vantare una condizione finanziaria più solida. È strano – proseguono – che un provvedimento del genere si effettui negli ultimi 6 mesi di mandato, sembra più una trovata elettorale, che, non consideramdo i reali bisogni dell’Ente va a rafforzare aree già ben munite, mentre tralascia quelle funzioni che garantiscono all’ente un buon funzionamento”.
Ora, la fase di ricezione delle richieste da valutare ammissibile è terminata martedì 15 e ad aver presentato domanda di mobilità esterna è stato solo un funzionario in forza presso il comune di San Luca. “Se ciò dovesse realmente verificarsi – proseguono- ci congratuliamo con l’unica persona dichiarata ammissibile”. Che sia un provvedimento creato ad hoc per favorire la mobilità di qualche funzionario non sarebbe completamente da escludere, questo se si valuta che anche volendo considerare la procedura come un obbligo imposto dalle disposizione adottate con la spending review, l’onere maggiore penderà sempre sulle finanze di Bianco. “Elusa la procedura di fatto sarà l’ente Bianco che dovrà sostenere il costo maggiore. Quindi – concludono – perché non optare per una convenzione?Chi devono favorire?”