di Redazione Riviera
BIANCO – Nell’agosto del 2012, due generosi subacquei di Africo contattarono immediatamente le forze dell’ordine dopo aver fatto una scoperta eccezionale: una testa leonina di bronzo, infatti, era emersa dal mare di Capo Bruzzano nei pressi di Bianco.
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Purtroppo, come spesso accade nella nostra meravigliosa regione, il ritrovamento fu accompagnato da numerose polemiche relative all’autenticità e al possibile collocamento del reperto archeologico. Il dibattito ha avuto sorti alterne prima di concludersi, solo poche settimane fa, con l’ufficializzazione del valore della testa bronzea, che Ë stato accertato essere d’epoca romana.
Riviera, che ha da sempre seguito con attenzione questa vicenda che getta nuova luce sul passato glorioso dell’intera Locride, ha interpellato la scorsa settimana proprio il sindaco Scordino, riportando, sul numero del 15 marzo scorso, la sua soddisfazione derivata dal riconoscimento dell’importanza di quel ritrovamento.
Le parole del primo cittadino di Bianco non sono state raccolte solo ora per un caso fortuito, ma per annunciare la presentazione del reperto archeologico, che potrà finalmente essere esposto al pubblico per la prima volta sabato 21 marzo, alle ore 17.00, presso il Lido Le Dune Bianchedi Bianco.
Durante l’evento, organizzato dal Comune di Bianco con la collaborazione dell’Università della Calabria e la Soprintendenza per i Beni Archeologici, ai saluti preliminari del sindaco Scordino, seguiranno gli interventi del Rettore dell’Università della Calabria Gino Mirocle Crisci e le relazioni di Domenico Miriello, Docente di Beni Culturali Unical, e Rossella Agostino, Funzionario Archeologico Soprintendenza.
Tutti coloro che volessero ammirare in anteprima assoluta la testa leonina saranno i benvenuti.