R. & P.
Dopo aver garantito la presenza per l’ordine del giorno sull’approvazione dello schema di bilancio di previsione sia in Consiglio che in Conferenza Metropolitana (seppur in palese dissenso!), al “terzo turno” in Consiglio ho convintamente abbandonato i lavori per l’approvazione definitiva del bilancio previsionale 2018. La scelta è maturata non solo in seguito al ragionevole dubbio, sollevato in aula, sulla legittimità della seduta ma anche e soprattutto per il mancato accoglimento della richiesta di rinvio ad altra data utile (visto che il termine per l’approvazione fissato al 31 c.m. lo avrebbe tranquillamente consentito). Rinvio che avrebbe altresì permesso alla “maggioranza” una ulteriore riflessione sulla mancata inclusione, all’interno del bilancio di previsione per l’anno 2018, di alcune proposte relative alle diverse aree omogenee. Una su tutte quella formalmente avanzata nell’ambito della Conferenza dei Capigruppo del 30 maggio c.a., nella quale indicai come necessario l’inserimento di una specifica posta di bilancio per favorire lo sviluppo omogeneo fra le aree “centrali” e i territori“periferici” e degradati. L’idea mirava alla predisposizione di un bando specifico nel quale fosse data la possibilità di concorrere esclusivamente ai comuni non beneficiari del c.d.“Bando Periferie”, disposto con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 25 maggio 2016 e finalizzato all’individuazione di interventi a favore dei comuni (dotazione finanziaria di circa 40 milioni di euro).
E’evidente come la stessa Città Metropolitana, rispetto al bando sopraccitato, attraverso una procedura gestita con estrema superficialità (eufemisticamente parlando!), abbia indiscriminatamente sfavorito alcune comunità a vantaggio di altre, in barba ai criteri oggettivi e/o previsti dal bando ufficialmente pubblicato, così come è inconfutabilmente emerso dall’accesso agli atti di 24 sindaci, effettuato in data 11 giugno 2017.
…infine, considerata l’interrogazione consiliare al Sindaco Falcomatà del 1 settembre 2017, proposta dai consiglieri metropolitani Zavettieri e Zampogna in conseguenza dell’esito del succitato accesso agli atti (per la quale, si precisa, non vi è stata alcuna risposta),
…considerato che, in parallelo alla proposta formale in conferenza dei capigruppo, l’idea sulle “periferie” è stata prospettata anche per le vie brevi al Sindaco Metropolitano ed ai suoi più stretti collaboratori “delegati” e che tutti si sono pronunciati positivamente sulla bontà e fattibilità del suddetto iter,
sono costretto, mio malgrado, a prendere ancora una volta atto che unitamente al vuoto democratico prodotto dalla legge “Del Rio” si unisce il vuoto di chi, alla logica della democrazia preferisce quella dell’uomo solo o con accoliti al comando.
…Sempre, finché dura!
Pierpaolo Zavettieri – Consigliere Metropolitano di Reggio Calabria