di Redazione
LOCRI – Ne parlano più o meno tutti, tranne il vescovo Oliva, che da venerdì scorso, dopo le dichiarazioni del presidente della Commissione Parlamentare Antimafia Rosy Bindi in visita a Locri (nelle quali gli rimproverava il fatto di aver concesso l’uso della sala parrocchiale di Platì per il convegno organizzato dal movimento “Liberi di Ricominciare”) non ha commentato pubblicamente la sortita della parlamentare toscana.
Insomma, il presule tace e la politica, invece, ne approfitta per polemizzare sulla stampa e sui social network, quasi sempre schierandosi dalla parte del vescovo e contro la sortita della Bindi.
Così hanno fatto, ieri, il sindaco di Locri Giovanni Calabrese e il leader locale di “Liberi di Ricominciare” Rosario Sergi.
Oggi, invece, è il turno dei social network, divenuti vera e propria agorà per il dibattito sul tema.
Tra i numerosi interventi, registriamo quello del sindaco di Benestare Rosario Rocca, che ha scritto che «Non so se persone affiliate alla ‘ndrangheta o addirittura esponenti della stessa abbiano partecipato alla manifestazione contro l’On Marco Minniti tenutasi nella sala parrocchiale di Platì. Se è vero, come sostenuto dalla Presidente Rosy Bindi, non può essere un fatto additabile ai platiesi che hanno voluto prendere parte alla manifestazione, né tantomeno al Vescovo di Locri, sicuramente estraneo alla vicenda. Anche perché, ammesso che si tratti di persone non inibite alla vita sociale, non credo che alcuno avesse titolo di impedirne la partecipazione. Su cosa ci facesse poi uno come Scilipoti in una sala parrocchiale e sul fatto che la stessa manifestazione sia stata strumentalmente organizzata con finalità politiche (o pseudo tali) si può discutere. Per questi motivi ho deciso di non prenderne parte. Liberamente. E voglio anche prendermi la libertà di dire che nelle parole del Sottosegretario Minniti non ho trovato nulla di scandaloso, inverosimile o offensivo nei confronti dei platiesi e di Platì. Ma sulla buona fede e sulla incondizionata scelta di campo del Vescovo di Locri accanto alla Locride onesta che soffre quotidianamente a causa dello strapotere mafioso (e anche della tragica corruzione dilagante all’interno delle Istituzioni dello Stato) credo siano inaccettabili certe affermazioni. Sono deluso, da cittadino e Sindaco, cara Presidente Bindi, e non solo per il senso di ammirazione che da sempre provo nei Suoi confronti, ma soprattutto perché, non la Chiesa calabrese, ma lo Stato, oggi, credo abbia fatto “un passo indietro”».
Più prudente il consigliere comunale di Locri Alfonso Passafaro, che invece ha scritto che «Lasciamo parlare il vescovo non credo abbia bisogno di tanti difensori d’ufficio. Non credo abbia nessuna responsabilità quindi non intervenire a sproposito creandogli solo difficoltà. Per apparire sulla stampa cercate un altro spot. A mio parere la nostra gente non vi segue più pensate a sistemare le buche nelle strade e a creare qualche posto di lavoro. Forza Vescovo vada avanti nel suo lavoro ben iniziato e sicuramente avrà risultati perché la nostra gente in Lei ci crede».
Decisamente schierato pro vescovo, invece, il presidente della Consulta delle Associazioni di Gioiosa Ionica Vincenzo Logozzo, che ha commentato in questo modo: «Bravi Sindaci, questo sì che è giusto. Il Vescovo. la Bindi ha proprio invertito tutto, ma proprio tutto. Ha parlato contro chi è in prima linea su tutto e che sopratutto è con i poveri, le persone sole e che stimola in continuazione il progresso sociale, la legalità , la solidarietà, la conversione, il perdono. Difende gli umili e gli indifesi. Che di questo territorio è orgoglioso e che si batte in ogni dove, presenziando e mandando messaggi, senza mai tirarsi indietro, nemmeno con gli stessi Sindaci, che li stimola continuamente a non mollare ed a guardare sempre al pubblico interesse anche in queste condizioni di difficoltà economiche sociali ed ambientali. Proprio il Vescovo ! Il baluardo assoluto degli interessi della popolazione della Locride a livello cristiano e civile. Bravi Sindaci. Un Vescovo che parla ai giovani con chiarezza e li stimola ad essere partecipativi alla cosa pubblica. Un Vescovo che di recente a Gioiosa Jonica ha lanciato l’idea di costruire un oratorio interparrocchiale con annesso campo di calcetto per il vivere insieme, in legalità, solidarizzando, perchè i giovani hanno bisogno di spazi. Un Vescovo che parla ai ragazzi del Liceo di Gioiosa Jonica e spiega a loro per filo e per segno e con nudezza assoluta le difficoltà della vita, le trappole e come evitarle. Grande Vescovo Oliva. L’intervento della Bindi lo ha ulteriormente fortificato».
Naturalmente, quelli riportati, sono solo alcuni dei numerosi commenti registrati.
Non rimane, a questo punto, che attendere una eventuale presa di posizione del vescovo Oliva.
Giunta Regione Calabria approva provvedimenti per dighe, transizione digitale, istruzione, rete ferroviaria e agricoltura
di Patrizia Massara Di Nallo (foto fonte Regione Calabria) CALABRIA - La Giunta della Regione Calabria, nella seduta odierna, su...