di Mario Murdolo
BIVONGI – Il piccolo paese di Bivongi si trova nella bellissima Vallata dello Stilaro, ricca di risorse e bellezze naturali, culturali, paesaggistice e religiose. Oggi parliamo di una unicità e rara bellezza naturale, i Bagni di Guida, con le sue acque solfuree e alcaline.
La scoperta dei Bagni di Guida risale alla fine dell’ottocento in funzione fino al 1950. Molto noto per la sua qualità curativa e salutare delle sue acque già a fine ottocento . Il dottore Vincenzo Filia pubblicò sul ” Giornale internazionale delle scienze e medicine un articolo dal titolo Le acque solforeo-alcaline di Bivongi, studio clinico terapeutico” dove scriveva: Ora fra le sorgenti calabresi quella che ha una seria e sicura importanza ed una incontestabile efficacia terapeutica così da fare un appello ai politici e al mondo scientifico, affinché prestino attenzione e impegno per valorizzare un patrimonio inestimabile come questo.
Una leggenda, a testimonianza e conferma del potere terapeutico e curativo delle miracolose acque dei Bagni di Guida, narra che le tante persone affette soprattutto da artrosi o reumatismi e perciò con notevoli difficoltà di deambulazione venivano portate in questo posto a dorso d’asino e miracolosamente e increduli dopo un salutare ciclo di bagni tornavano a casa con le loro gambe guarite.
Importante e strategica è l’ubicazione del sito. In un ambiente incontaminato, sereno avvolto da una folta vegetazione, a completare l’opera è lo scorrere delle limpide acque dello Stilaro che rende l’ambiente molto suggestivo e rilassante. Dicevo posizione favorevole e strategica perché il turista, visitatore o in cura ai Bagni di Guida può completare la sua giornata naturalistica e rilassante recandosi a visitare le meravigliose Cascate del Marmarico non molto distanti. Per dare una infornazione più completa faccio presente che i Bagni di Guida sono facilmente raggiungibile con l’automobile e il gestore del servizio termale su prenotazione fa anche servizio di ristorazione.
Sulla nostra testata potete leggere un mio precedente articolo proprio sulle Cascate del Marmarico.