di Antonio Baldari
BIVONGI – Pazzano batte Bivongi 5 a 3. Non è il risultato di una delle tante amichevoli estive bensì il numero dei giorni in cui l’ufficio postale dei sopraccitati centri, insistenti nella vallata dello Stilaro, saranno aperti durante la settimana, e quindi con la cittadina pazzanese che usufruirà dei servizi postali praticamente tutta la settimana dalle ore 8.20 alle ore 13.45, eccetto al sabato, mentre la cittadina bivongese vedrà ridotto a tre, e più specificatamente al martedì, al giovedì ed al sabato, il numero dei giorni in cui l’ufficio di via Cesare Battisti sarà aperto, dalle ore 8.20 alle ore 13.45, e, di riflesso, con le altrettante chiusure giornaliere, nei giorni dispari, disposte al lunedì, al mercoledì ed al venerdì.
Tanto si evince da un avviso preventivamente diffuso da “Poste Italiane” con cui si comunica ulteriormente di un altro ufficio di zona, e nella fattispecie quello di Stilo, che rimane praticamente invariato nei suoi giorni ed orari di apertura, per tutti i giorni della settimana, dal lunedì al venerdì ore 8.20-13.45, mentre al sabato l’orario di apertura per l’utenza è fissato dalle ore 8.20 alle ore 12.45; insomma, un piano di razionalizzazione concretizzato da Poste Italiane s.p.a., che penalizza oltremodo il piccolo centro dell’Alto jonio-reggino, addirittura in misura maggiore rispetto al vicino centro di Pazzano!, che quanto a cittadini residenti ne conta molto più della metà rispetto a quelli invece risultanti a Bivongi.
Ed a tale proposito qui torna l’allarme che venne chiaramente lanciato in tempi non sospetti, e per la precisione lo scorso mese di febbraio, allorquando venne diffuso l’elenco degli uffici postali che nella provincia di Reggio Calabria sarebbero stati totalmente o parzialmente chiusi, con buona pace della politica locale parecchio effervescente nelle piazze al momento della protesta ufficiale ma che poi evapora a lungo andare perdendosi in assordanti silenzi che non dànno naturalmente seguito a quelle proteste, ed a quegli annunci, di volere impegnarsi per il rispetto dei sacrosanti diritti dei cittadini, ai quali verrà arrecato grave nocumento da tali, adottati, provvedimenti, in special modo agli anziani ed a tutti coloro che sono eventualmente nell’impossibilità di uno spostamento con mezzi propri, dovendo in ultima analisi contare sulla generosità di qualche buon samaritano che si faccia carico delle incombenze postali di rito, anche perché, com’è facile pensare, diminuendo i giorni disponibili aumenteranno di conseguenza le file allo sportello e dunque l’attesa prima di ottemperare alle anzidette incombenze.