R. & P.
Il comune di Bivongi sta subendo da parte della Sorical un’umiliazione sociale e un danno d’immagine oltre al grave disagio a carico della cittadinanza.
Nel mentre si è cercato di mantenere i rapporti all’insegna del garbo e del rispetto istituzionale con un dialogo costante, costruttivo e deciso con la dirigenza e con i responsabili del servizio idrico, da diversi mesi stiamo subendo, però, afflizioni e leggerezze non più tollerabili e per questo siamo decisi a condurre una battaglia contro la Sorical a tutela dei nostri cittadini per un diritto dovuto e mancato: l’acqua bene primario insostituibile e irrinunciabile.
La crisi idrica che attanaglia il paese dii Bivongi da aprile ad oggi, espone gli amministratori ad un pubblico dissenso che non può essere ulteriormente tollerato. Siamo stufi di essere ingannati da rassicurazioni verbali sulla corretta distribuzione dell’acqua potabile e su promesse di immediata soluzione dei problemi.
Adesso basta! Sono sei mesi che aspettiamo e ora è giunto il momento di agire e porre fine a questa inefficienza.
Un disservizio, quello della mancanza di acqua potabile, che, in modo strumentale, in più di un’occasione è stato attribuito al malfunzionamento della rete comunale ma che così non è perché, dalle numerose verifiche effettuate, le poche perdite, oltre ad essere state prontamente riparate, sono davvero irrilevanti.
Secondo noi l’acqua a Bivongi manca perché la Società di distribuzione regionale non la eroga nelle dovute proporzioni ed è quanto abbiamo accertato in più di un’ occasione così come il giorno 20 agosto u.s., in contraddittorio con un dipendente della stessa società, quando si è accertato che al serbatoio arrivavano solo 4 litri al secondo della fornitura Sorical. Secondo il piano di riparto, a suo tempo elaborato tra i comuni di Stilo, Pazzano e Bivongi, l’erogazione dovrebbe attestarsi con una percentuale del 38% della portata della sorgente di Marmarico a favore di Bivongi ma cosa impossibile da dimostrare ed effettuare per la mancanza degli adeguati misuratori.
Fino ad oggi a Bivongi, alla carenza idrica e ai disservizi dell’Ente gestore regionale, ha sopperito il Comune attraverso il proprio pozzo artesiano di Argalia da cui, secondo l’accertamento effettuato sempre il 20 agosto u.s., arrivano al serbatoio 4,7 litri al secondo, più di quanto ne fornisce la Sorical stessa.
Non fosse per tale risorsa il paese avrebbe, oltre modo, sofferto la penuria d’acqua con conseguenze inimmaginabili soprattuto per anziani e bambini oltre le attività produttive e le famiglie stesse. Ora non possiamo più tollerare queste forme di gestione del tutto irrazionali.
Chi manovra o chi dispone l’erogazione dal ripartitore di Pazzano deve assumersi ogni responsabilità perché la nostra azione, oltre che per via amministrativa, proseguirà, qualora ricorrono i presupposti, anche per le vie legali.
Per quanto sopra, e sino alla installazione dei misuratori presso il ripartitore di Pazzano, al fine di sapere quanta acqua viene effettivamente distribuita a Bivongi, sospenderemo ogni pagamento dei canoni acqua alla Sorical per passare, così, da paese pagante virtuoso a paese debitore e insolvente.
Prima di ogni altra eclatante azione o manifestazione, a breve, chiederemo al Commissario della Sorical un incontro per definire la vertenza in atto. Il Sindaco Dr. Vincenzo Valenti