di Adelina B. Scorda
LOCRI – Trenta minuti, è questo il tempo impiegato dalla corte, presieduta da Alfredo Sicuro, per ascoltare le richieste del Pubblico Ministero Sara Ombra e degli avvocati della difesa al processo denominato “Black Garden” che prende il nome dall’operazione con la quale, nel novembre del 2011, amministratori comunali e tecnici furono accusati di gestione illecita di rifiuti al fine di conseguire un ingiusto profitto derivante dal risparmio di denaro dovuto per un corretto smaltimento del percolato, mentre altre contestazioni riguardano la ricopertura e la compattazione giornaliera dei rifiuti, e la manutenzione della discarica di Casignana.
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L’udienza discussa questo pomeriggio, in sostanza l’ultima prima della lunga pausa estiva, non ha dato aggiunto nuovi tasselli al processo che vede imputati i fratelli Crino, all’epoca dei fatti rispettivamente ex sindaco di Casignana, Pietro Crinò, e responsabile tecnico della Zetaemme, Antonio Crinò, società che gestiva la discarica
Poco incisiva la decisione del Pubblico Ministero che nella produzione documentale esposta alla corte non ha aggiunto nulla di nuovo rispetto a quella già messa agli atti da parte degli avvocati della difesa. Ad essere chiesto, infatti, l’inserimento del verbale di riferimento al sopralluogo avvenuto il 15 febbraio del 2012, sulla discarica di Casignana alla presenza del responsabile dell’ufficio tecnico del Comune, dell’Arpacal, di alcuni funzionari provinciali e di tre ingegneri dell’ufficio del commissario.
Non troverebbe alcuna motivazione il mancato inserimento dei video inediti, non ancora acquisiti agli atti, che secondo alcune indiscrezioni inchioderebbero i fratelli Crinò, dando all’impianto accusatorio una sintesi inattaccabile.
Di contro gli avvocati dei fratelli Crinò hanno presentato ben 17 allegati corredati da fotografie del sito di contrada Petrosi e dei progetti esecutivi relativi agli interventi di impermeabilizzazione della discarica. Una delle accuse contro i Crinò verte appunto sulla mancata impermeabilizzazione del sito.
L’udienza è stata aggiornata al 30 settembre.