di Patrizia Massara Di Nallo
FIUMARA DI MURO – C’era una volta Croce, frazione del Comune di Fiumara di Muro, a 10 Km da Catona, in provincia di Reggio Calabria, che contava circa 45 abitanti a causa di un progressivo spopolamento dovuto all’emigrazione in altre parti d’Italia. Nel 2020 l’artista Maria Grazia Chirico, nata a Croce, ebbe l’idea di valorizzarlo e promuoverlo dandogli nuova vita attraverso i colori. Tutto è partito da un murales realizzato con gli amici nel 2021. L’idea piacque e fece subito proseliti fra coloro che non si rassegnavano a veder morire il borgo e volevano continuare ad abitarci. Man mano decine di persone riunite dallo stesso interesse e spirito di comunità hanno iniziato a realizzare dei dipinti dappertutto, dalle facciate delle case fino a quelle dei capannoni, dalle scale in pietra ai cortili. Ogni più piccolo portone ha assunto così una propria personalità riflettendo la voglia di rinascita dei singoli abitanti come di un’intera comunità. Sembra che la voglia di riscatto e insieme la voglia di vivere abbiano preso residenza a Borgo Croce in un resiliente iter turistico che oggi calamita visite di curiosi e anche di appassionati del genere artistico dei murales tanto che in estate i residenti arrivano a quadruplicarsi.
Nell’aprile del 2023 nasce l’ associazione Borgo Croce che sostiene il progetto di rivalutazione del territorio grazie ai contributi economici ed all’individuale collaborazione della popolazione che vive nel borgo.
Nel Natale appena trascorso l’atmosfera colorata si è arricchita di luci e decorazioni colorate che hanno incantato e attratto visitatori da ogni zona della Calabria in una miriade di intensificate suggestioni fra le colline, i campi e gli uliveti intorno, in un verde paesaggio che fa da degna cornice naturale al sereno e certosino rinnovamento del contesto architettonico e sociale.
L’architettura del posto caratterizzata, come vari paesi dell’entroterra rurale italiano, dalle case in pietra e dai vicoli stretti, che si allargano all’improvviso sulle piazzette, ha abbandonato la sua connotazione triste ed essenziale per trasformarsi quasi magicamente in un luogo incantato.
Ecco che possiamo esclamare c’era una volta, ma ancora c’è come nelle più sorprendenti fiabe.
Prati virtuali che riempiono intere superfici, scene di vita quotidiana che si spalmano sulle facciate, finti e, nemmeno a dirlo, colorati panni stesi che illuminano le stradine e sembrano far spuntare il sole anche in giornate uggiose. E la fantasia ha trovato tavolozze pronte su e giù per le scale dei vicoli, sui davanzali abbandonati ed ovunque ci sia stato uno spazio da riempire sia con opere di street art sia con detti e proverbi in dialetto calabrese che suscitano un sorriso ricordando al contempo la saggezza popolare e le tradizioni della nostra terra.
Le viuzze pittoresche, costellate da botteghe artigiane, da osterie ed ora anche da un b&b, continuano ad attirare da tutta Italia writers e street artists che partecipano al progetto artistico.
Per il futuro l’obiettivo è quello di aumentare le superfici dipinte e aspirare a far diventare Borgo Croce il borgo più colorato d’Italia visto che la street art in Calabria ha contribuito già a valorizzare altri paesi come Diamante, Laino Borgo, San Benedetto Ullano e San Pietro di Magisano.
Quindi tra messaggi e disegni, dipinti prorompenti o abbozzati, originali invenzioni artistiche anche in 3d, stupefacenti trompe-l’oeil e personaggi dei racconti infantili, è stato almeno scongiurato il definitivo spopolamento di un borgo …e vissero felici e contenti rinato in un caleidoscopio di serene emozioni e commoventi tradizioni in cui il grigiore dei muri e soprattutto della rassegnazione è stato soppiantato dalla forza di una vita esuberante e variopinta, dalla capacità di stupirsi ancora una volta e di stupire.
Foto da sito Web Borgo Croce