di Adelina B. Scorda
BOVALINO – Un’auto data alle fiamme, non fa più notizia, non desta curiosità, non sconcerta, smuove solo la naturale curiosità di sapere, accade questo quando un fenomeno criminoso si insinua lentamente, con cadenza quasi regolare, nelle abitudini e nella logica quotidiana della gente. Non turba più, ma allarma e spinge a ad affermare: un’altra?.
Un’escalation di atti, che non si sa bene se definire intimidatori, o vandalici, hanno colpito indistintamente, professionisti (il 22 febbraio è stata data alle fiamme l’auto di Antonella Rocca, avvocato e sorella del sindaco di Benestare), amministratori, è la volta di Tommaso Mittiga sindaco di Bovalino era il sei marzo quando la sua auto, una Toyota Yaris, ha iniziato ad ardere intorno alle mezzanotte. Ultimo in ordine temporale, quello che ha colpito questa notte intorno alle 2 l’auto di un dipendente comunale, Carmelo Sprio. L’iter sempre lo stesso, è notte, l’auto è cosparsa da liquido infiammabile e caratteristica determinate è sempre parcheggiata nei pressi dell’abitazione, ma soprattutto mai che sia stato trovato il o i responsabili. Si fa sempre più indispensabile l’installazione di un impianto di videosorveglianza, creato e strutturato in modo tale che all’ispezione esercitata dalle forze dell’ordine, possa intersecarsi in un più ampio sistema di controllo del territorio per contrastare almeno in parte atti e gesti che ledono e logorano la realtà di un paese che di problemi ne ha già in abbondanza.