di Adelina B. Scorda
BOVALINO – È stato rinviato in seconda convocazione, per mancanza del numero legale, l’assise comunale che questo pomeriggio si sarebbe dovuta discutere nella sala del consiglio comunale di Bovalino. In realtà, consiglieri e assessori fisicamente presenti all’interno del palazzo comunale hanno deciso, non proprio concordemente, di non presentarsi in consiglio facendo mancare di proposito il numero legale.
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Una presa di posizione che oltre a non ritrovare spiegazioni logiche si scontra anche con la volontà di qualche assessore della maggioranza tra cui Sergio Delfino. “Non capisco – ha dichiarato – perché il consiglio oggi sia andato deserto,la maggioranza era quasi al completo. E’ un atteggiamento che non condivido”.
Dopo gli eventi importanti che hanno coinvolto e sconvolto l’amministrazione comunale il consiglio di questo pomeriggio rappresentava un passaggio importante nella vita politica bovalinese. Infatti, oltre ai tre punti posti all’ordine del giorno, ad essere attesa era una dichiarazione da parte del sindaco dopo la nomina da parte della prefettura della commissione d’accesso antimafia.
“Un atto politicamente dovuto – ha dichiarato Antonio Zurzolo come portavoce del gruppo di minoranza Nova Bovalino e del consigliere Zappavigna. L’assenza della maggioranza è l’ennesima prova di leggerezza politico amministrativa dell’esecutivo, soprattutto se consideriamo che questa assise si celebrava all’indomani dell’insediamento della commissione d’accesso agli atti. Continuiamo a non capire i motivi si questa latitanza, anche perché i colleghi della maggioranza era fisicamente presenti in Comune. Qui si continua a scherzare anche con la democrazia prendendo in giro tutta la comunità”.
Una maggioranza, quella guidata da Mittiga che, secondo l’opposizione non ha più i numeri per amministrare. “Noi come minoranza domani non siederemo in consiglio, io – ha precisato Antonio Zurzolo – domani partirò per Roma alla riunione del consiglio nazionale del mio partito, tuttavia a questa mia assenza do un doppio valore. Anche se non avessi avuto un impegno pregresso non avrei partecipato al consiglio di domani, proprio per dimostrare, come i miei colleghi della minoranza, il mio e il nostro netto rifiuto a questo continui giochetti architettati dall’esecutivo, offese perpetrate ai danni della popolazione e di questa minoranza che in questi anni di attività politica non ha mai fatto demagogia o ostruzionismo sterile”.
Una maggioranza quasi al completo che però ha preferito rimanere al di fuori della sala consiliare, lasciando al presidente il compito di dichiarare la mancanza del numero legale. “Quello che è avvenuto- ha proseguito l’opposizione – è estremamente grave. Così facendo la maggioranza sta mettendo in crisi il gioco democratico dell’assemblea”.
Una politica quella che si respira a Bovalino “che già da tempo – sostiene la minoranza – sta subendo una gestione commissariale a causa della triste assenza di una maggioranza e di una concreta linea politica. Ci rimangono solo le sceneggiate, e le promesse mai mantenute”.
Se si considerano poi gli argomenti posti al’ordine del giorno, al terzo punto doveva trattarsi l’approvazione del regolamento per la rateizzazione dei tributi, un argomento già in discussione nel precedente consiglio comunale. Discussione che fu rinviata su richiesta specifica della minoranza per consentire ai capigruppo di dare il loro contributo per la realizzazione e stesura di un regolamento che fosse condiviso da tutto il consiglio. Incontro avvenuto e concluso proficuamente. “Quindi oggi non voler svolgere questo consiglio comunale – affermano – significa anche offendere doppiamente la popolazione. Questi sono provvedimenti che i cittadini aspettano da tempo e che incidono sui bilanci delle famiglie già vessate da crisi e tasse”.
Non trova, dunque, giustificazione l’assenza della maggioranza che pur contando su sei elementi della maggioranza più il sindaco e il presidente del consiglio e su una minoranza quasi al completo avrebbe preferito non presentarsi in consiglio. Una decisioni presa, probabilmente per evitare eventuali rischi, colpi di coda o franchi tiratori che nonostante accordi, riunioni pregresse e incontri potessero attentare alla stabilità della maggioranza. Alle 18.30 domani si attende la discussione dell’assise anche se i consiglieri di minoranza congiuntamente hanno richiesto di rinviare il consiglio a data da concordarsi entro la prossima settimana.