di Adelina B. Scorda
BOVALINO – Se ritardo ci deve essere che ritardo sia. È buona abitudine, infatti, che i consigli comunali a Bovalino una volta convocati subiscano una qualche variazione di programma, mai però prima che maggioranza e opposizione non si siano ritrovati fra i banchi della sala consiliare. C’era dunque da aspettarselo e non perché voci lo sussurravano nell’aria, ma perché per l’unico punto all’ordine del giorno, il rendiconto di gestione per l’anno 2012, non tutti sono stati messi nelle condizioni di poter fare i compiti a casa. Spieghiamo meglio.
Le disposizioni legislative vigenti impongono alle amministrazioni di approvare il rendiconto di gestione entro il 30 aprile ( per evitare le procedure e le sanzioni previste) e di mettere a disposizione dei componenti dell’organo consiliare la proposta di deliberazione consiliare del rendiconto e i relativi allegati prima dell’inizio della seduta concertativa entro un termine non inferiore a venti giorni. Ora secondo quanto dichiarato dal consigliere di minoranza Domenico Vadalà gli atti deliberativi messi a disposizione dall’esecutivo per l’opposizione non solo risultavano incompleti ‹‹in quanto mancanti del quadro analitico della gestione delle entrate – ha dichiarato – è stata disponibile solo a partire dal 24 aprile data di convocazione del consiglio comunale e mi è stata consegnata solo ieri mattina. Di conseguenza vi è stata l’impossibilità, dato il breve tempo a disposizione, di svolgere la funzione di controllo e di esprimere le dovute valutazioni sull’operato dell’organo amministrativo. Per tanto – ed è qui che viene il bello – ricorrerò per l’annullamento dell’approvazione del rendiconto di gestione 2012 che vi apprestate a deliberare››. Abile mossa di scacchi, che ha lasciato un po’ interdetti anche i consiglieri d’opposizione, le espressioni dell’esecutivo si possono immaginare, trascorrono pochi attimi di silenzio, poi, prende la parola Mario Ientile che con un abile mossa da tecnico qualificato quale è propone ai presenti un’altra possibilità. ‹‹Potremmo – ha detto – senza ricorrere ad azioni improduttive e dannose per questa amministrazione, rinviare il consiglio per il tempo necessario affinché la minoranza (in particolare il consigliere Vadalà) possa fare tutte le verifiche necessarie››. Proposta accettata da entrambe le parti, con la decisione unanime di posticipare l’assise al 21 maggio, al momento della votazione però, mentre la maggioranza si esprime con voto favorevole alla proposta concordata il consigliere Maesano vota contro, mentre i cinque consigliere di minoranza ricorrono all’astensione.