BOVALINO – C’era da aspettarselo e così è andata: due ore e trenta di discussione e solo sei dei dodici punti all’ordine del giorno esaminati; per la restante parte, infatti, con voto favorevole della maggioranza, si organizzerà una consulta che delibererà in merito al regolamento comunale per le imposte, detto in parole povere ci si dovrà aggiornare. A creare, come previsto, dissenso, il quarto e quinto punto all’ordine del giorno, ed esattamente il riconoscimento dei debiti fuori bilancio e, strettamente legata, la presa d’atto degli equilibri di bilancio per l’anno 2012. Ma a far notizia non sono né i tempi, né i toni della concertazione dell’assise bovalinese, ma i due milioni di debito fuori bilancio di cui 83 mila derivanti da sentenze esecutive, 159 mila euro derivanti da parcelle dei legali difensori dell’Ente in vertenze varie. Tra le passività figura anche il debito nei confronti della Multiservice per il quale il commissario liquidatore con una nota fax risalente all’1 ottobre del 2011, ha comunicato all’ente una situazione debitoria verso i fornitori di 56 mila euro e nei confronti dell’erario e i vari istituti di previdenza di 272 mila euro. Queste sono solo alcune delle cifre inserite nel piano di riconoscimento dei debiti fuori bilancio, quelli in sostanza che, escluso momentaneamente quello nei confronti della Multiservice che sarà estinto, detta in soldoni, solo per un decimo della cifra complessiva. Questo, almeno fino al trenta novembre, ultima data utile per il riassesto del bilancio, si attende, infatti, con trepidazione il decreto ministeriale che potrebbe consentire ai comuni di accedere a un mutuo per sanare la situazione debitoria. Ad approvare questo punto la minoranza non ci sta e a scatenare il fermo “no” dell’opposizione il mancato inserimento del debito dovuto al ministero dell’interno per recupero somme attribuite a titolo di mobilità del personale, ammontante a 426 mila euro. A ripetere il netto diniego l’intervento del consigliere di minoranza Antonio Zurzolo che ha fornito una disamina articolata delle criticità riscontrate dalla visione del gruppo d’opposizione. ‹‹Da una valutazione oggettiva dello stato economico-finanziario del nostro ente e dal trend storico dei residui attivi, – ha spiegato Zurzolo – pensiamo che sarà molto difficile per il revisore contabile certificare il grado di riscuotibilità di questi crediti, molti dei quali rappresentano poste molto vecchie, ormai prescritte››. A nulla sono serviti le dichiarazioni della minoranza e i moniti del consigliere di maggioranza Mario Ientile che in alcuni momenti è dato l’idea che forse, e a causa delle cattive acque in cui naviga il Comune, sarebbe meglio valutare l’idea del dissesto, ‹‹è giusto che si amministri in modo che questo paese abbia una continuità amministrativa, voglio dire – ha ben spiegato Ientile – che con due milioni e mezzo accertati più altri che usciranno tenendo conto del debito con l’ex Cassa per il Mezzogiorno e con la Sorical non ci consente di riequilibrare il bilancio se si fa il riconoscimento di tutti questi debiti e per i quali va fatta una ricognizione, ben precisa. Siamo qui dal 2010 che stiamo riconoscendo debiti, è necessario un momento di responsabilità; sindaco dobbiamo assumercela, nel 2010 abbiamo riconosciuto debito così come nel 2011 e nel 2012, però se il riconoscimento non è fine a se stesso un punto, dobbiamo metterlo secondo me››. Alla fine dei giochi i punti caldi dell’assise sono stati approvati con i soli voti della maggioranza. Non solo numeri a far da protagonisti al consiglio comunale ma anche una discussione, dai toni decisamente accesi, fra il sindaco Tommaso Mittiga e il consigliere di minoranza Francesco Perrone, causa una scivolata non prevista del sindaco che non misurando le parole, in riferimento alle dimissioni presentate dal consigliere di minoranza Carpentieri per motivi che riguardano il presunto “inquinamento” di alcuni voti durante le elezioni del 2010, afferma che la correttezza dimostrata del consigliere Carpentieri, dovrebbe essere seguita da quanti fanno parte della stessa lista. È possibile vedere subito sotto il botta e risposta fra i due. Inconvenienti che si creano quando i rapporti fra le parti (maggioranza e opposizione) da troppo tempo si sfidano a un “botta e risposta” senza fine e con pochi risultati.
ADELINA BEATRICE SCORDA
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