di Adelina B. Scorda
BOVALINO – Dimissioni, surroghe, interrogazioni e bufere giudiziarie (su quest’ultima vicenda due parole per rispetto ai cittadini il sindaco dovrà proferirle) fanno da cornice all’assise comunale, che a seguito del rinvio del 29 gennaio è attesa per domani alle 17, nella sala consiliare del comune di Bovalino.
{loadposition articolointerno, rounded}
Ad essere discusse domani oltre alle interrogazioni poste dal coordinamento delle opposizioni sull’attività amministrativa degli assessori Delfino e Caminiti, sul PSR Calabria 2007-2013 concernente le domande di aiuto relative ai progetti integrati per le aree rurali (Piar), nello specifico i lavori di elettrificazione rurale in località Coltura e, infine sui lavori di adeguamento (sicurezza, igiene, agibilità e superamento delle barriere architettoniche) relative alle scuole primarie dell’infanzia del comprensorio a tenere, saranno banco le surroghe ai consiglieri Ientile e Savica, ultimo dimissionario.
Al posto di Ientile, visto il rifiuto di Crupi, dovrebbe subentrare Iaria, anche se le ipotesi di un suo possibile diniego sono sempre più avvalorate anche dagli ultimi eventi di cronaca giudiziaria che hanno colpito il comune. Non risulterebbe strano, infatti, se né Iaria, e neppure i tre non eletti che compongono la coda della lista vincente nel 2010 rispondessero picche alla naturale richiesta di subentrare in consiglio. Data la non esclusa possibilità che possa giungere a breve una commissione d’accesso agli atti che a sua volta potrebbe eventualmente decretare lo scioglimento del comune per infiltrazioni mafiosi, l’entrata in gioco di un nuovo consigliere per ragioni numeriche non sarebbe una mossa furba. Questo perché se realmente si decretasse lo scioglimento dell’amministrazione, allora anche chi, pur non avendo avuto alcun ruolo politico all’interno dell’esecutivo, pagherebbe lo scotto di far parte dell’amministrazione Mittiga, al momento sotto i riflettori giudiziari, inficiando, così la propria, eventuale, candidatura alle future amministrative.
Inoltre, si potrebbe considerare che adesso con le dimissioni del consigliere di minoranza Domenico Savica la naturale disparità numerica sarebbe nuovamente garantita (otto sono, ad oggi, le presenze in maggioranza escludendo Ientile e il suo surrogante, in minoranza le presenza dopo le dimissioni di Savica sono sette, numeri che garantiscono l’espletamento dell’attività consiliare anche senza i due surroganti. Diverso sarebbe stato se Savica non si fosse dimesso, a qual punto ci sarebbe stata la parità numerica, condizione che impedisce il proseguo dell’attività consigliare), qualora si riscontrasse anche da questo lato la stessa volontà di non prendere parte alla vita politica cittadina.
A supportare questa tesi la segnalazione (per il momento senza alcuna ripercussione giudiziaria) di alcuni nomi della lista del consigliere Savica all’interno dell’informativa “Inganno” redatta dai carabinieri del nucleo investigativo di Locri.
Tesi e teorie che potranno essere facilmente smentite o confermate nel consiglio di domani, sempre che qualche altra ragione non spinga ad un nuovo rinvio.