R. & P.
BOVALINO – Non è un rebus, ma piuttosto una decisione da prendere in modo consapevole e sicuramente non scontata. Non è assolutamente messo in discussione il momento prezioso e unico che i ragazzi trascorrono a scuola: l’incontro con i compagni, il confronto tra punti di vista differenti, la possibilità di conoscere ogni giorno qualcosa di nuovo e di sperimentare le proprie capacità. Ma in periodo di pandemia la scuola sta pagando le problematiche legate soprattutto al trasporto pubblico locale da una parte e alla sanità pubblica dall’altra.
Non è pertanto la scuola ad essere un luogo poco sicuro ma quello che sta all’esterno che rischia di farlo diventare poi un focolaio di contagi, se non si rispettano le regole e non si effettuano i necessari screening. E’ interessante osservare il grafico della Fondazione Gimbe sull’aumento dei contagi da coronavirus che sgombera il campo da un equivoco cavalcato da molti sul fatto che questa seconda ondata sarebbe nata dopo la “folle estate” di movida selvaggia e regole saltate. Dal grafico si evince che l’esplosione della seconda ondata inizia ai primi di ottobre, quindi sembra c’entrare poco l’estate. Piuttosto se si considerano i giorni di incubazione è più probabile invece che c’entrino la riapertura di scuole e le inevitabili conseguenze dovute ai trasporti, ed è un’analisi sulla quale molti esperti ora sembrano convergere.
Altro elemento negativo è che pare non esistere un monitoraggio ufficiale sulla diffusione dei contagi a scuola e la confusione del fai da te è presente in ogni Comune nel sistema di apertura/chiusura per scuola dell’infanzia, primaria e media. E’ vero che le decisioni devono essere assunte in base alla situazione di ogni territorio, ma è proprio su questo che manca chiarezza!!
Ecco perché vorremmo conoscere nel nostro Comune, e lo abbiamo ripetutamente chiesto al Sindaco, il bollettino giornaliero e non settimanale, sui dati relativi ai tamponi molecolari effettuati, ai tamponi antigenici, ai positivi e ai guariti per avere chiara la curva del contagio sul territorio, dandone tempestiva informazione ai cittadini, oltre ad essere un elemento fondamentale per valutare l’effetto di tutte le misure adottate per limitare i contagi sul territorio.
Sulla decisione relativa all’apertura delle scuole vorremmo conoscere quali sono i parametri considerati tra misure di sicurezza presenti nelle scuole e misure di sicurezza all’esterno. Infatti il problema non è solo ciò che avviene in classe, ma quanto accade fuori con gli spostamenti e altre attività. Se tutti i protocolli di sicurezza vengono rispettati, il rischio di contagio diminuisce, ma questo non significa che gli studenti non possono contagiarsi perché, poi, escono da scuola, si assembrano con altri amici, non usano la mascherina.
Ecco perché davanti a una curva del contagio che s’impenna ogni giorno di più e ospedali che si riempiono inesorabilmente vorremmo capire quali elementi epidemiologici nel nostro Comune hanno consentito di ritenere sicura la riapertura delle scuole e soprattutto in presenza di quali misure di prevenzione. Vorremmo sapere ad esempio se anche nel nostro Comune è stato previsto l’acquisto di test antigenici da destinare alle scuole per scoprire contagi al Covid19 tra studenti e personale scolastico nel giro di pochi minuti, per avere un’indagine epidemiologica ancora più veloce e accurata ed evitare la quarantena delle classi e la chiusura delle scuole. E’ così che l’apertura delle scuola può avvenire in completa in sicurezza!